Piovono massi sulle provinciali
Automobilista ferito a un braccio

«Ci siamo presi un bello spavento, io, mia moglie e l'amico che viaggiava con me. Fortunatamente non m'è accaduto nulla di grave, ma poteva andare peggio». Giuseppe Pesenti, 60 anni di Brembilla, lunedì era in ospedale per far controllare il braccio dolorante.

«Ci siamo presi un bello spavento, io, mia moglie e l'amico che viaggiava con me. Fortunatamente non m'è accaduto nulla di grave, ma poteva andare veramente peggio». Giuseppe «Bepo» Pesenti, 60 anni, pensionato di Brembilla, lunedì era in ospedale per far controllare il braccio dolorante.

Sabato sera, verso le 20, al volante della sua Audi A3, con a fianco un amico e dietro la moglie, stava salendo da Brembilla in Val Taleggio. Arrivato all'altezza della località Unizzi Chignolo è stato investito da una frana di sassi, probabilmente favorita dal disgelo di questi ultimi giorni.

«Ho visto scendere qualcosa dalla montagna e contemporaneamente ho sentito il botto del sasso tra le due portiere di sinistra - racconta Pesenti -. Fortunatamente il masso non ha colpito i finestrini. Mi sono bloccato con l'auto, spaventatissimo, anche perché sono partiti tutti gli airbag».

E un sasso di circa cinque chili, caduto dalla montagna, domenica mattina, in località Ponti di Sedrina, ha colpito l'auto di Francesco Magri di Stezzano. «Un ciclista di Lallio è riuscito a evitarlo - dice -. Io purtroppo no. Il sasso si è poi frantumato e l'auto ha riportato danni per ottomila mila euro».

Le alte temperature di questi giorni sembrano essere la causa principale del distacco di sassi e ghiaia anche sulla strada comunale Gerosa-Blello, chiusa da venerdì mattina.

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