Mezza Quaresima,il Ducato
riapre le porte ai boliviani

Una lettera dalla neonata Federazione folklorica boliviana di Bergamo di scuse al Ducato di Piazza Pontida ma anche con una timida richiesta:  poter partecipare alla sfilata di Mezza Quaresima almeno con una rappresentanza.

Una lettera dalla neonata Federazione folklorica boliviana di Bergamo di scuse al Ducato di Piazza Pontida ma anche con una timida richiesta: poter partecipare alla sfilata di Mezza Quaresima almeno con una rappresentanza.

Una lettera giunta anche nella posta elettronica del Duca Liber Prim, Bruno Agazzi, che si dice pronto a un nuovo confronto e non esclude a priori la possibilità di accogliere la richiesta dei boliviani di Bergamo.

Ma facciamo un passo indietro: di pochi giorni fa la notizia che il Ducato avrebbe escluso i gruppi folklorici boliviani dalla sfilata di Mezza Quaresima. La motivazione è legata a questioni organizzative: non si attengono alle regole della sfilata e soprattutto in alcuni casi si lasciano andare ad episodi di sballo e alcol. Un duro colpo per i boliviani che amano festeggiare con sfilate il Carnevale e che in questi anni hanno rallegrato anche Bergamo con i loro colori e le danze tradizionali del Paese sudamericano.

Ma incassano le indicazioni del Duca Liber Prim e in una lettera riconoscono gli errori commessi. A firmarla Francisco Waira, referente della neonata Federazione folklorica boliviana di Bergamo, che raggruppa 11 dei 14 gruppi boliviani presenti in città e provincia. «Ci sono stati degli errori da parte di alcuni gruppi negli anni scorsi durante la sfilata di Mezza Quaresima – ammette –. A questo proposito noi della Federazione ci scusiamo, però ci dispiace molto che si sia arrivati alla decisione di non farci partecipare a tutti, per sballi di pochi, all'edizione 2012».

E poi la proposta: «Vogliamo ribadire la nostra intenzione di presentarci come comunità più unita e organizzata, per non creare problemi alla vostra sfilata. Proponiamo quindi, come già anticipato al console onorario di Bolivia Giuseppe Crippa, di fare una sola rappresentazione della nostra comunità impegnandoci a rispettare i vostri regolamenti».

E a questo proposito invocano un incontro con il Ducato per i dovuti chiarimenti. Ma il Duca Bruno Agazzi non si fa attendere: «Si facciano avanti, sono pronto ad accoglierli – spiega –. Il Ducato non è chiuso ai boliviani ma è necessario mettere un po' d'ordine per lo svolgimento sereno della sfilata». E sulla possibilità di una nuova apertura dopo le scuse si lascia scappare: «Spero di confrontarmi con i rappresentanti reali di tutti i gruppi senza divisioni – spiega –. E per la riammissione di una rappresentanza sono pronto a prenderla in seria considerazione».

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