Locatelli ancora dal magistrato
Ma il verbale è stato secretato

Davanti a un magistrato della procura di Bergamo è comparso l'imprenditore Pierluca Locatelli, già travolto dall'inchiesta milanese sulle presunte tangenti all'ex vicepresidente del Consiglio regionale, Franco Nicoli Cristiani, e dal sospetto traffico di rifiuti nella Brebemi.

Un nuovo capitolo nelle inchieste sugli intrecci tra mondo degli affari e politica potrebbe essere contenuto in un verbale d'interrogatorio reso «top secret», su cui vige il massimo riserbo. Davanti al magistrato – questa volta della procura di Bergamo – è comparso l'imprenditore Pierluca Locatelli, già travolto dall'inchiesta milanese sulle presunte tangenti all'ex vicepresidente del Consiglio regionale, Franco Nicoli Cristiani, e dal sospetto traffico di rifiuti che sarebbero riversati nel fondo stradale dell'autostrada Brebemi.

Nella giornata di mercoledì l'imprenditore di Grumello del Monte ha varcato la soglia del palazzo di giustizia di Piazza Dante, per rispondere alle domande di un magistrato. Bocche cucite sul contenuto, naturalmente, ma anche sull'oggetto dell'interrogatorio (e dell'inchiesta). Si tratterebbe, secondo indiscrezioni, di un altro capitolo riguardante presunti intrecci fra politica e mondo degli affari: questa volta un capitolo tutto bergamasco, di stretta competenza dei magistrati orobici.

Non si sa neppure se Locatelli sia stato ascoltato in veste di indagato oppure in qualità di testimone, cioè come persona informata sui fatti. Il dubbio è che nel corso dell'interrogatorio siano emersi particolari, situazioni e soprattutto nomi nuovi, magari anche di altri politici.

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