Autostrada Bergamo-Treviglio
Imprese & Territorio favorevole

Anche Imprese & Territorio partecipa al dibattito sulla realizzazione del nuovo tratto Bergamo-Treviglio. Il Comitato unitario, che riunisce dieci associazioni di impresa bergamasche, dice sì ai 19 km che collegheranno il capoluogo con la Bassa.

Anche Imprese & Territorio partecipa al dibattito sulla realizzazione del nuovo tratto Bergamo-Treviglio. Il Comitato unitario, che riunisce dieci associazioni di impresa bergamasche (Associazione Artigiani, Ascom, Apindustria, Cia, Coldiretti, Confcooperative, Confesercenti, Cna, Fai e Lia), dice sì ai 19 km che collegheranno il capoluogo con la Bassa.

«Il nuovo tratto stradale in progetto è strategico per la nostra economia. Sono solo 19 km, ma cambieranno la viabilità e l'accessibilità dell'intero territorio - dichiara Marco Stucchi, presidente di Imprese & Territorio e di Fai Bergamo -. Senza questo collegamento Bergamo e le valli rischiano di rimanere penalizzate, in quanto il nostro sistema viario è obsoleto. Siamo indietro di 50 anni».

Secondo Stucchi, che è a capo del Comitato che rappresenta le 80 mila piccole e medie imprese del territorio, nel giro di qualche anno e con la realizzazione di Brebemi, Pedemotana e Tav, la Bassa bergamasca diventerà il centro viario della provincia orobica e un mancato collegamento con Bergamo comporterebbe pesanti conseguenza sull'intero sistema economico del territorio.

«Non vogliamo che questo succeda. Oggi bisogna essere veloci - spiega Stucchi -. Nell'attuale situazione di crisi, per le nostre aziende è necessario avere collegamenti rapidi e strade a scorrimento veloce, perché le merci devono essere consegnate il prima possibile. Le strade che oggi percorriamo non ce lo consentono. Da Bergamo a Treviglio, soprattutto nell'orario di punta, ci si impiega circa 1 ora, senza tener conto della qualità delle strade e dell'inquinamento che si produce, mentre con il nuovo collegamento si potrà guadagnare in tempo, in denaro e in salute».

Si, proprio in salute, perché secondo un recente studio realizzato da Fai, la Federazione degli autotrasportatori italiani presieduta da Stucchi, l'inquinamento aumenta quando i camion procedono incolonnati e a velocità ridotta. «Lo studio che abbiamo fatto smentisce quanti sostengono che la nuova autostrada produrrà maggior inquinamento, perché i nostri dati dicono il contrario. Quindi credo che anche questo sia un fattore da tener presente» precisa il presidente.

Ma c'è un altro motivo che spinge Imprese & Territorio ad approvare il progetto. «Per le nostre imprese sono importanti anche i costi, voglio dire impiegare un ora per andare da Bergamo a Treviglio o 15 minuti non è la stessa cosa - continua Stucchi -. È vero che il tempo è denaro, quindi più tempo si risparmia meno costi incidono sulle nostre aziende. Anche pagando il pedaggio a noi conviene».

Quindi per Imprese & Territorio il nuovo tratto viario, tanto discusso, porterebbe evidenti benefici sul fronte del trasporto delle merci, del rapporto con l'estero, e della diminuzione di costi. Da qui nasce un appello che il Comitato fa ai sindaci contrari all'opera «Chiediamo ai sindaci contrari di valutare bene la loro posizione, che in un certo qual senso capiamo per l'impatto che potrà avere sull'ambiente, invitandoli a presentare le loro proposte, perché nel corso della progettazione del tracciato se ne possa tener conto, così come è già successo» conclude il presidente di Imprese & Territorio.

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