Orio, Gamberale vuole le quote
Ma Bergamo non intende cederle

Trenta milioni. A testa: Comune, Provincia e Camera di Commercio. È l'offerta informale per le quote dell'aeroporto di Orio di F2i. Acronimo di Fondi italiani per l'investimento, è dedicato alle infrastrutture e guidato da Vito Gamberale.

Trenta milioni. A testa: Comune, Provincia e Camera di Commercio. È l'offerta informale per le quote dell'aeroporto di Orio di F2i. Acronimo di Fondi italiani per l'investimento, è dedicato alle infrastrutture e guidato da Vito Gamberale.

Detiene già il 30 per cento delle quote di Sea (che a sua volta ha il 30,98 di Sacbo) ed è più che interessata a rastrellarne un altro 25 per cento, assumendo di fatto il controllo della società. Gli emissari di Gamberale non solo hanno tastato il terreno con Palafrizzoni, ma anche con Via Tasso e l'ente camerale: sul piatto ci sono rispettivamente il 13,84, 13,25 e 13,2 delle quote. In pratica, se tutti decidessero di passare la mano, F2i supererebbe quota 40 per cento, senza contare quelle possedute indirettamente tramite Sea.

Per il momento, però, la richiesta ha ricevuto solo dinieghi in serie. Anche ieri il presidente della Provincia Ettore Pirovano ha ribadito di non avere alcuna intenzione di cedere quote, e analoga posizione è stata espressa da Paolo Malvestiti, alla guida della Camera di Commercio. Leggermente più sfumata quella del sindaco Franco Tentorio. Da un lato, i chiari di luna del bilancio lo porterebbero da bravo commercialista a considerare l'offerta: dall'altro c'è però la volontà di non privarsi di un asset importante. Morale, saranno problemi della prossima amministrazione comunale: soprattutto se i conti continueranno a tornare sempre più difficilmente.

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