Il pasticciaccio dell'Imu
C'è, ma per ora non si può pagare

L'Imu (Imposta municipale unica) proprio non decolla. E per adesso resta più uno spauracchio che una vera e propria tassa. Intendiamoci, non c'è modo di scamparla, ma almeno per adesso non c'è la possibilità di pagarla.

L'Imu (Imposta municipale unica) proprio non decolla. E per adesso resta più uno spauracchio che una vera e propria tassa. Intendiamoci, non c'è modo di scamparla, non è che ci verrà risparmiata, ma almeno per adesso non c'è la possibilità di pagarla: mancano le delibere dei Comuni per stabilire le aliquote a carico dei contribuenti e mancano anche i «codici tributo», numeretti indispensabili per la compilazione dell'F24, il modulo da utilizzare proprio per pagare l'Imu.

«Il risultato è che l'imposta, anche volendo, non si può pagare», spiega Fabio Nava, direttore del Centro di assistenza fiscale Cisl di Bergamo. «Noi ci siamo mossi per tempo - insiste Nava - e dal mese di gennaio, come Caf Cisl ci siamo attivati presso la Direzione centrale dell'Agenzia delle entrate con tutta una serie di quesiti legati all'introduzione dell'Imu».

«Avremmo voluto essere pronti a compilare, insieme ai modelli 730, anche quello per l'Imu, con il pagamento dell'acconto dell'imposta. Non è stato possibile». Un problema non da poco è legato alle delibere dei Comuni. «Tocca a loro, infatti, la parola decisiva per l'Imu - spiega ancora Nava - e ogni Amministrazione deve decidere le aliquote da applicare alle abitazioni, a partire dai limiti fissati per legge».

Ebbene, nella Bergamasca a oggi meno di 20 Comuni su 244 hanno deliberato in proposito. E gli altri? Quanto devono pagare i cittadini? Bisogna aspettare. Il termine stabilito per le delibere comunali è quello del 30 giugno, mentre quello per il primo acconto Imu è il 18 giugno.

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