
Il progetto di ampliamento dell’Accademia Carrara di Bergamo - il cui costo è pari a circa 5 milioni di euro - sarà interamente sostenuto dalla Fondazione Credito Bergamasco. «Il continuo impegno volto a sostenere e a diffondere la cultura e a favorire la crescita dei nostri territori - ha sottolineato Cesare Zonca, presidente della Fondazione Credito Bergamasco – ci ha suggerito la necessità di un significativo sforzo per migliorare ulteriormente la funzionalità dell’Accademia Carrara. La realizzazione di una sala ipogea di grande capienza e di rilevante valore artistico e architettonico che consentirà alla città di disporre di un nuovo e importante spazio espositivo». Il progetto – predisposto dall’architetto Attilio Gobbi dello studio Gobbi Roscini Associati – prevede la realizzazione di uno spazio espositivo complessivo di circa 920 metri quadrati, ricavato sotto la corte del palazzo della Pinacoteca e articolato su due livelli connessi da una corte ellittica centrale e da un’ampia scala disposta a lato del proseguimento di via Noca. Al piede di questo scalone sarà disposto un ulteriore spazio polifunzionale dotato di altezze interne variabili adatto a ospitare diverse attività, quali sezioni espositive distinte rispetto al percorso principale di visita, proiezioni multimediali, riunioni o convegni. L’accesso alla nuova sala ipogea avverrà dal lato della Barchessa di destra e quindi dall’interno della corte utilizzando l’attuale ingresso alla sala del consiglio e al laboratorio di restauro. Sul piano della corte sono stati previsti due grandi lucernari semi-ellittici, che ripeteranno la forma della corte ellittica interna: permetteranno di illuminare in modo naturale con luce solare lo spazio espositivo sottostante e contemporaneamente di offrire ai visitatori una visione nuova del corpo centrale colonnato. «Attendiamo con impazienza l’inizio dei lavori, previsto entro la fine di quest’anno – ha concluso l’avvocato Cesare Zonca – per vedere progressivamente concretizzarsi un’importante opera di interesse collettivo».(27/06/2008)
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