Si tuffa nell'Adda con gli amici
16enne egiziano muore annegato

In tre si sono tuffati nell'Adda, nella zona di Fara Gera d'Adda, ma uno di loro non è riuscito a ritornare a riva: la corrente e l'acqua gelida gli sono stati fatali. È così morto annegato un 16enne di origine egiziana e residente nel Milanese.

In tre si sono tuffati nell'Adda ma uno di loro non è riuscito a ritornare a riva: la corrente e l'acqua gelida gli sono stati fatali. Un 16enne di origine egiziana e residente nel Milanese è morto affogato. Era arrivato in Italia la scorsa estate in un «viaggio della speranza».

È successo nella mattinata di martedì 10 aprile. A morire affogato intorno alle 11.45 di martedì 10 aprile un ragazzino che risiedeva nella Fondazione Casa della Carità Angelo Abriani. Qui viveva con altri ragazzi e qui era stato affidato dopo aver raggiunto l'Italia con un barcone di clandestini la scorsa estate. 

In una gita prima della ripresa della scuola, nella mattinata di martedì, il 16enne si trovava sul fiume Adda, nella zona tra Cassano e Fara Gera d'Adda, insieme a un gruppo di giovani, in tutto una 15ina, e con alcuni accompagnatori ed educatori. Insieme a due amici, il ragazzo si è tuffato nelle acque gelide del fiume: subito gli aducatori sono intervenuti per farli uscire dal fiume e se due sono riusciti a raggiungere la riva, il 16enne è stato inghiottito dalle acque. Vano anche il tentativo di un educatore di soccorrerlo entrando anche lui nel fiume.

Sul posto il 118, la polizia e i carabinieri, oltre ai vigili del fuoco e ai sommozzatori dei vigili del fuoco che hanno recuperato il corpo senza vita del giovane a circa 20 metri da dove si era tuffato. Il ragazzo in Italia non aveva parenti e sentiva settimanalmente la famiglia che vive in Egitto. Ora la salma sarà rimpatriata nel paese di origine.

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