Clusone, ucciso con la roncola
«L'ho colpito per finirlo»

Sarebbe stato materialmente lui a colpire con una roncola Santo Barcella, il settantenne artigiano di Clusone sparito da casa sua il 6 novembre 2010 e trovato poi cadavere il 22 marzo 2011 a Valpiana, sopra Gandino.

Sarebbe stato materialmente lui a colpire con una roncola Santo Barcella, il settantenne artigiano di Clusone sparito da casa sua il 6 novembre 2010 e trovato poi cadavere il 22 marzo 2011 a Valpiana, sopra Gandino.

A parlare, interrogato dal suo difensore, avvocato Enrico Matropietro, e dal pm Carmen Pugliese, ieri mattina in udienza preliminare davanti al giudice Bianca Maria Bianchi è stato Geremia Telini, 43enne imprenditore di Gorno, detenuto, che nei giorni scorsi aveva chiesto di poter essere sentito.

Insieme a lui sono a processo Roberto Poletti, 38 anni, disoccupato di Gorno, detenuto e difeso dall'avvocato Marco Tropea, e Benim Ponik, 36 anni, operaio kosovaro di Gazzaniga, assistito dall'avvocato Michele Cesari, scarcerato ai primi di febbraio dal gip Raffaella Mascarino per insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza.

Nell'udienza di ieri a prendere la parola e a fornire la sua versione dei fatti (l'ultima in realtà di diverse, rilasciate dal momento del suo arresto a giugno 2011) è stato appunto Telini.

Secondo quanto è stato possibile apprendere, l'imprenditore avrebbe ricostruito la giornata del 6 novembre, data in cui Barcella era sparito senza lasciare traccia: lui e Poletti lo avrebbero infatti raggiunto e portato via, quindi sarebbe stato Poletti a strangolarlo; lui, Telini, lo avrebbe invece colpito con una roncola per finirlo.

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