Chiuduno: «ol Cadaer» dell'osteria
dopo 30 anni sarà traslato al cimitero

A Chiuduno la conoscevano come «l'osteria del Cadaer» per via dello scheletro lì conservato. Chiusa la trattoria, le ossa sono state portate nella chiesa e 30 anni dopo gli Amici del Cadaer hanno ottenuto che lo scheletro sia riesumato e portato al cimitero.

Si chiamava «Al Ristoro», ma per tutti era «l'osteria del Cadaer» per via di quello scheletro conservato in un armadio del ristorante. Un bel giorno la «trattoria del morto» è stata abbattuta e le ossa dell'ignoto hanno avuto degna sepoltura nell'ossario della chiesa parrocchiale, sotto il sagrato, accessibile attraverso una botola.

Da trent'anni però gli «Amici del Cadaer» hanno ingaggiato una battaglia con le autorità chiudunesi per riavere il cadavere e dargli una nuova collocazione, una nuova «casa». E dopo sei lustri, possono dire di averla ormai vinta.

Ieri mattina infatti un colloquio tra il sindaco Stefano Locatelli e il parroco don Luciano Colotti ha definitamente sbloccato la situazione, mettendo una pietra (tombale, è il caso di dire) su una querelle senza fine. «Abbiamo condiviso un progetto comune – dice Locatelli – per collocare lo scheletro in una teca al cimitero del paese. Abbiamo già dato il nulla osta agli Amici del Cadaer: naturalmente lo spostamento e la definitiva collocazione nel camposanto non graverà sulle casse comunali, ma sul sodalizio chiudunese».

«Non ci siamo opposti alla riesumazione e al trasferimento dello scheletro – aggiunge il parroco don Colotti -. Con il sindaco abbiamo però concordato che tutto debba avvenire in modo sobrio e rigoroso, senza che ciò diventi una macabra attrazione turistica. Siamo sempre davanti al cadavere di una persona».

«Ol Cadaer» sarà dunque messo in una teca ed eventualmente aperta agli sguardi della gente in determinate occasioni. Gli «Amici» – guidati dal presidente Ginetto Gaspari - sono già al lavoro. Tempo addietro si era parlato di una cappella, poi di una santella progettata dall'architetto Luca Roberti, ma il tutto sarà necessariamente ridimensionato e si finirà per mettere le ossa in una teca.

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