Da Seriate: «Allarme sociale»
11 sindaci scrivono al governo

«Qui bisogna fare qualcosa» si dev'essere detta Silvana Santisi Saita, pensando al bilancio dell'Ambito territoriale di Seriate, comprensorio di circa 75 mila abitanti e 11 comuni. Così, dopo aver scritto a Monti, ha scritto anche al ministro Fornero.

«Qui bisogna fare qualcosa» si dev'essere detta Silvana Santisi Saita, pensando con preoccupazione al bilancio dell'Ambito territoriale di Seriate, comprensorio di circa 75 mila abitanti distribuiti su 11 comuni: Seriate (capofila), Albano Sant'Alessandro, Bagnatica, Brusaporto, Cavernago, Costa di Mezzate, Grassobbio, Montello, Pedrengo, Scanzorosciate e Torre de' Roveri.

Si arrovellava, il primo cittadino di Seriate, perché lo scorso 14 marzo l'assemblea dei sindaci aveva approvato il Piano di zona 2012-2014 evidenziando «uno scenario economico finanziario drammatico» come l'aveva ella stessa definito quale presidente dell'assemblea stessa. Perché la legge Finanziaria ha azzerato il Fondo nazionale politiche sociali (Fnps), che nel 2009 aveva portato all'Ambito di Seriate 579.213 euro, nel 2010 altri 269.160 euro, nel 2011 ancora 308.212. Ma per il 2012 lo stanziamento previsto è di 151 mila euro e nel 2013 e 2014 andrà ancora peggio: zero euro.

Così alla vigilia dell'assemblea dei sindaci del 2 maggio, come già aveva fatto un mese prima scrivendo al presidente del consiglio Mario Monti, ha preso carta e penna e ha fatto lo stesso con il ministro Elsa Fornero. Poi l'ha sottoposta all'assemblea, che l'ha approvata all'unanimità. Scrivono i sindaci: «Signor ministro, siamo fortemente preoccupati per la grave crisi che ha coinvolto i nostri territori. Siamo 11 comuni di dimensioni diverse ma tutti toccati dalle stesse problematiche: la reale difficoltà a rispettare le linee programmatiche su cui i nostri cittadini ci hanno dato fiducia, ma soprattutto l'impossibilità a garantire servizi primari alle famiglie che sempre più si rivolgono ai nostri servizi sociali».

E allora spunta una proposta, non nuova forse, ma forte del carisma di un'assemblea di sindaci: «Chiediamo che i 100 milioni dell'ultima rata di finanziamento ai partiti siano utilizzati per rifinanziare in parte il Fondo nazionale politiche sociali, che è azzerato». 

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