Porta Sud e azioni di A2A
Non solo tagli, il Comune vende

Sforbicia qui, lima di là, et voilà, ecco servito il Bilancio di previsione 2012 del Comune. Detto così par facile, ma ci sono voluti mesi, alla Giunta Tentorio, per mettere ogni numero al posto giusto, in un annus horribilis per le finanze locali.

Sforbicia qui, lima di là, et voilà, ecco servito il Bilancio di previsione 2012 del Comune. Detto così par facile, ma ci sono voluti mesi, alla Giunta Tentorio, per mettere ogni numero al posto giusto, in un annus horribilis per le finanze locali.

Dopo le varie anticipazioni, ora però i conti tornano nero su bianco: pareggiano a 210 milioni di euro, in linea con il passato, nonostante i minori trasferimenti, ma grazie ai tagli alle spese correnti e alla revisione di alcune entrate (come la neotassa di soggiorno e l'Imu).

La manovra ha avuto il via libera dall'esecutivo di mercoledì 9 maggio, che affida all'assessore competente Enrico Facoetti la presentazione ufficiale. Con relativi Piano delle opere pubbliche e Piano delle alienazioni. E qui, forse, sta il primo dato interessante: dei 39 milioni di euro d'investimenti previsti per l'anno in corso, 31,6 si basano sulle entrate stimate dalla vendita di pacchetti azionari e immobili (altri 3,5 sugli oneri di urbanizzazione e 2,9 su contributi vari).

Come dire: sulla carta Palafrizzoni decide di non stare fermo e mandare avanti i cantieri (tra le opere più grandi il recupero del complesso del Carmine e Sant'Agata e la risalita di Città Alta). Ma tra il dire e il fare c'è il rischio di non trovare acquirenti sul mercato, di restare a bocca asciutta e quindi in stand by.

Tra le novità, nell'elenco «vendesi», figurano pure le aree e i diritti edificatori di Porta Sud (per un valore di 90 milioni di euro). Un disimpegno degli enti pubblici nella riqualificazione dell'ex scalo merci? «L'obiettivo – risponde l'assessore Facoetti – è accelerare l'operazione e quindi la valutazione è anche quella di mettere le volumetrie sul mercato privato. Ma non escludiamo di far confluire le quote dei soci in un Fondo immobiliare, inizialmente di proprietà del Comune, per valorizzare le aree e poi rivenderle».

Confermato, sul fronte alienazioni, anche l'arrivo a breve in Consiglio comunale della delibera per la vendita di una parte dell'1,8% posseduto in A2A, la multiutility lombarda per energia e rifiuti. «Stimiamo un incasso di 10 milioni di euro - anticipa l'assessore Facoetti -. È inutile continuare a stare in una società dove siamo ininfluenti e dove la distribuzione dei dividendi non pare più così certa».

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