A come Adunata: le parole
per capire tutto degli alpini

A come Adunata, ecco le parole per capire gli alpini.
 

ADUNATA – La manifestazione più importante per l'ANA, si svolge ogni anno in una città diversa e vi partecipano centinaia di migliaia di alpini di ogni età. Quella di Bolzano è l'85ª.

ALBA – In gergo militare è la fine della naja (vedi) .

ALFIERE – È la persona che regge il Labaro, un vessillo o il gagliardetto nelle manifestazioni ufficiali.

AMMASSAMENTO – All'Adunata è il luogo in cui gli alpini attendono e si preparano per entrare nel percorso della sfilata.

ANA – Acronimo di Associazione Nazionale Alpini, fondata l'8 luglio 1919 a Milano. Oggi conta 375.000 soci in Italia e all'estero.

BOCIA – È, in gergo, la recluta, il giovane alpino.

CAPPELLO – È il simbolo per eccellenza del Corpo. Terminato il servizio militare, gli alpini in congedo lo indossano sempre durante le loro manifestazioni. È di feltro di pelo di coniglio ed è arricchito dal fregio frontale e dalla nappina su cui si innesta la penna, tutti e tre elementi di colore o foggia diversi, che identificano grado, reparto e specialità del militare.

GAGLIARDETTO – Lo stendardo di colore verde e di forma rettangolare con il nome del Gruppo alpino.

GRUPPI – Le Sezioni si suddividono in oltre 4400 Gruppi in Italia (oltre uno ogni due Comuni) e in 136 all'estero.

LABARO – E' uno stendardo, simbolo dell'Associazione. Si fregia di 7 medaglie al Valor Civile e 208 medaglie d'Oro al Valor Militare, ultima delle quali è quella assegnata lo scorso 4 maggio alla memoria del sottotenente Claudio Gigli, caduto in Afghanistan nel luglio 2010.

PENNA – La penna sul cappello lunga dai 23 ai 30 centimetri, è nera, di corvo, per la truppa; i sottufficiali e gli ufficiali inferiori la portano marrone, d'aquila, mentre è bianca, d'oca, per gli ufficiali superiori.

PROTEZIONE CIVILE ANA – L'intervento in occasione del terremoto in Friuli, nel 1976, gettò le basi per la nascita della Protezione civile ANA, che, suddivisa in quattro raggruppamenti, conta oltre 14mila volontari. I volontari della Protezione civile associativa sono intervenuti in tutte le grandi emergenze, dalle varie alluvioni ai terremoti in Irpinia e in Umbria, in Abruzzo e, all'estero, in Armenia, Francia, Ossezia, Sry  Lanka.

RAGGRUPPAMENTI – Nell'ANA identificano una delle quattro zone geografiche in cui si suddividono le Sezioni dell'Associazione.

REDUCI - Sono gli alpini che hanno combattuto una guerra e sono la memoria storica vivente dell'Associazione. Nonostante l'età – sono tutti vicini ai novant'anni – partecipano con entusiasmo agli appuntamenti alpini.

SERVIZIO D'ORDINE - Il Servizio d'Ordine Nazionale dell'ANA (S.O.N.), è composto da 200 alpini e assicura, al fianco dei volontari della Protezione Civile e della autorità locali, il regolare svolgimento dell'Adunata. I loro compiti che vanno dall'assistenza ai posti tappa e informazioni alle manifestazioni dell'Adunata, al controllo e allo scioglimento dello sfilamento.

SEZIONI – Sono 81 in Italia e 32 all'estero, dal Canada, al Sudamerica, all'Australia.

SFILATA – La domenica dell'Adunata gli alpini percorrono inquadrati e ordinati due chilometri e seicento metri, passando davanti alla tribuna delle autorità per ricevere il saluto.

TRENTATRE' – È l'inno degli alpini, ed è chiamato anche “Valore Alpino”. Il nome “Trentatrè” deriva dal fatto che era il 33º pezzo nel repertorio delle fanfare alpine dei primi reparti.

VECIO – Termine, spesso scherzoso, con cui gli alpini chiamano i più vecchi tra le penne nere. E' l'opposto di bocia, il giovane alpino.

VESSILLO – È uno stendardo di colore verde e di forma rettangolare che reca il nome della Sezione e si fregia delle Medaglie d'Oro dei decorati appartenenti alla Sezione.

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