Aumentano le disfunzioni renali
Bergamo, un esercito di malati

Sono almeno centomila - molti dei quali senza nemmeno saperlo - i bergamaschi alle prese con problemi alla funzionalità renale, cui se ne aggiungono tra i tre e i quattromila colpiti da insufficienza renale e poco meno di 400 in dialisi. Venerdì un convegno.

Sono almeno centomila - molti dei quali senza nemmeno saperlo - i bergamaschi alle prese con problemi alla funzionalità renale, cui se ne aggiungono tra i tre e i quattromila colpiti da vera e propria insufficienza renale e poco meno di 400 che invece devono purtroppo sottoporsi al trattamento di dialisi.

Quello delle malattie renali è anche nella Bergamasca un problema concreto che si potrebbe facilmente prevenire non solo seguendo corretti sili di vita (niente fumo, dieta moderata e costante attività fisica), ma anche tenendo monitorate le proprie urine. Un esame - quello delle urine appunto - dal quale è persino possibile predire se si sarà vittime di un infarto o di grossi problemi cardiovascolari.

Bergamo - con gli Ospedali Riuniti e l'istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, sotto la guida di Giuseppe Remuzzi - è da molti anni ormai in prima fila nella ricerca della cura della malattie renali, ottenendo continui successi: l'obiettivo - spiega Remuzzi - è proprio quello di azzerare la dialisi tenendo sempre più sotto controllo l'insufficienza renale . Un obiettivo possibile anche se serve ancora molta ricerca, soprattutto per perfezionare il trapianto di rene e per cercare di costruire in laboratorio dei reni "sintetici"».

Di malattie renali, dialisi e trapianto si parlerà giovedì 18 maggio nell'auditorium di piazza della Libertà, a Bergamo, alle 20.45 per un'iniziativa del comitato Lombardia dell'Anerd, l'associazio ne nazionale emodiliazati dialisi e trapianto - onlus, di cui la bergamasca Valentina Paris è segretario regionale. Con Giuseppe Remuzzi e Valentina Paris ci sarà anche Giovanni Cancarini (che leggerà «Il diario di Giuseppe, un malato di reni») e il «Chorus on the move».

«Racconteremo 40 anni di storia della nefrologia - spiega valentina Paris - . La mera spiegazione scientifica verrà affiancata dalla narrazione, grazie agli attori della compagnia del Teatro Fragile di Treviolo, di storie di malati, ora trapiantati da più di vent'anni, ripercorrendo la loro esperienza comprensiva di situazioni che vanno dalla paura della morte fino al senso di rinascita grazie alla dialisi e poi al trapianto renale. Quella della nefrologia è stata ed è una pagina della storia della medicina entusiasmante. Si pensi che solo 40 anni fa i posti disponibili ai pazienti per cominciare la dialisi erano pochissimi, non sufficienti per tutti i malati di rene che spesso morivano senza cure». 

«L'Aned a sua volta - prosegue Paris - ha contribuito al miglioramento della qualità della vita dei pazienti grazie al lavoro svolto a supporto dei malati, le conquiste sociali e la tutela dei diritti del nefropatico».

Per informazioni è possibile telefonare allo 02.805.79.27 - 347.78.50.700 - fax 02.86.44.39 www.aned-onlus.it [email protected]

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