Nuovo ospedale: i quesiti a Nicora
Audizione in Comune, diretta web

Venerdì 18 maggio alle 18,30 il direttore generale dei Riuniti, Carlo Nicora, sarà a Palafrizzoni per un'audizione in una seconda commissione allargata e risponderà a una serie di quesiti sull'ospedale nuovo. La seduta si potrà seguire sul sito www.ecodibergamo.it.

Venerdì 18 maggio alle 18,30 il direttore generale degli Ospedali Riuniti, Carlo Nicora, sarà a Palazzo Frizzoni per un'audizione in una seconda commissione allargata, su richiesta dei consiglieri comunali di opposizione, per rispondere a una serie di quesiti sull'ospedale nuovo. La seduta si potrà seguire via web sul sito www.ecodibergamo.it.

E mentre i consiglieri di opposizione hanno già diffuso quesiti per Il direttore generale, l'associazione Micromega ha rese note altre tre domande, «a cui ci piacerebbe venisse data risposta», dichiarano gli avvocati dell'associazione Rocco Gargano e Roberto Trussardi.

Eccole. La prima: «Per la redazione dei contratti di appalto o per consulenza legale, sono stati dati incarichi a professionisti esterni? Se sì, ci può riferire i nominativi ed indicare i compensi pagati?». La seconda: «Perché il direttore generale Nicora ha dichiarato alla stampa che i 340 milioni inizialmente previsti servivano solo per la realizzazione del "contenitore" se invece risulta che già nei 340 milioni iniziali erano previsti circa 31 milioni per arredi ed attrezzature? Perché si è affermato che la seconda tranche di 73 milioni stanziati successivamente sarebbe servita per le strumentazioni sanitarie e poi si prevede (nella terza tranche di 85 milioni) una spesa di ulteriori 20,5 milioni per arredi, attrezzature, apparecchiature biomedicali? È corretto e corrisponde agli standard di costo degli altri ospedali lombardi recentemente realizzati che per una struttura che, sulla base del contratto d'appalto principale, dovrebbe costare circa 190 milioni di euro siano spesi circa 125 milioni per arredi, attrezzature, tecnologie sanitarie, informatizzazione?».

L'ultima, la terza: «Per quale motivo le opere "impreviste" finanziate con lo stanziamento di 85 milioni erogati a luglio 2011 (ad esempio, trasformazione d'uso di aree sotterranee in spogliatoi e magazzini; opere edili, elettriche e meccaniche per grandi tecnologie; interferenze tra appalti; trincea drenante) sono state finanziate a parte se nei 340 milioni iniziali erano previsti 21 milioni per "lavori accessori ed imprevisti"? Che utilizzo è stato fatto di quei 21 milioni?».

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