Conosce una 22enne in una chat
Le «sottrae» 2.800€, a processo

Avrebbe sfruttato la buona fede di una 22enne di Zanica conosciuta in chat illudendola che ci sarebbe potuto essere un futuro insieme. Così le avrebbe sottratto in meno di due mesi 2.800 euro. Ora un trentenne di Varese è a processo con l'accusa di circonvenzione d'incapace.

Avrebbe sfruttato la buona fede di una 22enne di Zanica conosciuta in chat illudendola che ci sarebbe potuto essere un futuro insieme. Così le avrebbe sottratto in meno di due mesi 2.800 euro. Ora un trentenne di Varese è a processo con l'accusa di circonvenzione d'incapace. Dall'udienza di venerdì 1° giugno è però scaturito che potrebbe essere lui «incapace d'intendere e di volere»: il giudice ha infatti disposto una perizia.

La ragazza ha raccontato in aula di aver conosciuto il 30enne in una chat nel 2009 e di averlo incontrato nel parcheggio della Malpensata. In sintesi, lui le ha detto che voleva andarsene di casa e vivere con lei e con questa scusa ha iniziato a chiederle denaro, in totale 2.800 euro, che la 20enne gli ha dato, ottenendo anticipi sullo stipendio e finendo per perdere anche il lavoro.

Lui però l'aveva scaricata. Da qui la partenza dell'inchiesta con l'ipotesi di reato di circonvenzione di incapace, messa peraltro in dubbio dalla lucidità mostrata nel processo dalla giovane. Sono stati invece prodotti dalla difesa certificati di ricoveri in psichiatria del trentenne per disturbi di personalità.

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