Una lettera sul terremoto in Emilia
«Grazie Vetto per i tuoi caravan»

«Caro direttore, mi chiamo Daniele Piani, lavoro per una grande azienda alimentare che ha sede a Bologna e stabilimenti sparsi in particolare in Emilia e Romagna». Leggi la lettera arrivata in redazione sul terremoto in Emilia.

Caro direttore, mi chiamo Daniele Piani, lavoro per una grande azienda alimentare che ha sede a Bologna e stabilimenti sparsi in particolare in Emilia e Romagna. Martedì mattina (29 maggio) sono al lavoro quando poco dopo le 9 una forte scossa ci fa uscire nel piazzale dell'azienda e dopo circa 20 minuti arrivano le telefonate dei nostri colleghi che abitano e operano sul territorio di San Felice, Medolla, Mirandola. Telefonate terribili, persone adulte, alcune con più di 60 anni, che piangono, due durante la scossa sono finiti fuori strada, uno non riusciva più a mettersi in contatto con il figlio, a quel punto ci guardiamo in faccia e diciamo quasi immediatamente che dobbiamo trovare loro un riparo per la notte, meglio per le notti a venire.

Esclusa da loro la possibilità di spostarsi, ci attiviamo per la ricerca di caravan, in particolare per cinque colleghi fuori casa: meglio in tenda sotto casa! Io anni fa ho partecipato ad un forum di caravanisti, quando avevo ancora i figli piccoli e le vacanze le facevo così, bei tempi. Ricontatto il forum (www.tuttocaravan.it) che alle 12,21 lancia l'appello: alle 12,31 da Brembate mi arriva la prima disponibilità di un caravan, che Massimo alias Vetto ci regala e ci consegna la sera stessa! Ma Vetto non si ferma: ieri consegna il secondo caravan e oggi trasporterà il terzo.

In tutto oltre a Vetto, grazie ai volontari del sito sono stati consegnati ai miei colleghi in difficoltà tre caravan, un camper, un carrello-tenda, ed ovviamente le nuove consegne sono destinate ad altri sempre in difficoltà. Questa mia lettera è solo per segnalarvi l'operato di un eroe: Massimo di Brembate alias Vetto, che non conosco, e non conosco neppure il suo cognome, ma so che è un eroe e vorrei che i suoi concittadini lo sapessero, lo riconoscessero e lo ringraziassero. In un momento in cui solo di corruzione e malaffare si parla, lui è un esempio di come siamo tutti noi solidali: un abbraccio ed un ringraziamento sentito. Daniele Piani

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