Comunità dei Preti del Sacro Cuore
Don Massimo Rizzi eletto superiore

Don Massimo Rizzi, 38 anni, è il nuovo superiore della comunità dei Preti del Sacro Cuore. Resterà in carica per 5 anni. La nomina è stata effettuata dal vescovo Francesco Beschi, sentiti i pareri dei membri interni e di un membro esterno.

«Con la sua storia antica e religiosamente prestigiosa, con il suo carisma e spiritualità, la comunità missionaria dei Preti del Sacro Cuore è sempre a servizio del vescovo di Bergamo e della diocesi intera. Ieri come oggi e domani, ogni membro è sempre pronto all'obbedienza e ad andare in ogni luogo». Don Massimo Rizzi, 38 anni, è il nuovo superiore della comunità missionaria dei Preti del Sacro Cuore. Resterà in carica per un quinquennio.

La nomina è stata effettuata dal vescovo Francesco Beschi dopo aver sentito i pareri – come recita lo statuto della comunità – di tutti i membri interni e di un membro esterno. Succede nella carica al vicario generale monsignor Davide Pelucchi, superiore per due quinquenni consecutivi. Nato il 12 novembre 1973 a Zambla, dopo l'ordinazione sacerdotale (6 giugno 1998) don Rizzi è stato incaricato per la pastorale di Cornalba (1998-2000), quindi coadiutore festivo di Bagnella, Cornalba, Lepreno e Serina (1999-2000). È stato poi inviato a specializzarsi in islamistica dapprima in Egitto, al Dar Comboni del Cairo, quindi a Roma, al Pisai (Pontificio istituto studi arabi e islamistica), affiliato alla Pontificia Università Gregoriana. È il primo prete bergamasco ad aver effettuato questa tipologia di studio e parla anche la lingua araba. È licenziato in Teologia e in Islamistica. Dal 2008 è docente in Seminario e direttore del Segretariato migranti con particolare attenzione al dialogo interreligioso con il mondo islamico, incarico che continuerà a svolgere.

Attualmente, la comunità, che ha la propria casa in via Garibaldi, conta 14 membri interni, che saliranno a 15 il prossimo settembre, e 15 membri esterni.. Don Rizzi ricorda alcune figure di preti del Sacro Cuore che hanno fatto la storia della Chiesa bergamasca, come il Beato Papa Giovanni XXIII, accolto nel 1911 come membro esterno. Poi l'indimenticato monsignor Antonio Pesenti, per tanti anni archivista e cancelliere della Curia.

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