Yara, i genitori convocati dai Ros
Al vaglio le abitudini della figlia

Convocati per fare il punto della situazione in vista di una nuova proroga dell'indagine? Oppure gli inquirenti da loro s'aspettavano riscontri su nuovi elementi emersi? Fulvio e Maura Gambirasio, i genitori di Yara, giovedì 28 giugno sono stati chiamati dai carabinieri.

Convocati per fare il punto della situazione in vista di una nuova proroga dell'indagine? Oppure gli inquirenti da loro s'aspettavano riscontri su nuovi elementi emersi? Fulvio e Maura Gambirasio, i genitori di Yara (che continuano a non essere lambiti dal minimo sospetto), giovedì 28 giugno sono stati chiamati al comando provinciale dei carabinieri per essere sentiti dal pm Letizia Ruggeri e dai carabinieri del Ros.

Li hanno sottoposti ai soliti quesiti sugli stili di vita della figlia tredicenne rapita a Brembate Sopra il 26 novembre 2010 e ritrovata morta tre mesi dopo a Chignolo d'Isola. Frequentava facebook? Possibile che usasse così poco il telefonino? Aveva amichetti? Domande che erano risuonate già all'inizio dell'inchiesta e che sono state rispolverate ieri.

Perché? Gli inquirenti hanno in mano indizi con cui rileggere sotto un'altra luce le abitudini della ragazzina? Oppure si sta cercando di ripercorrere le stesse piste, badando a particolari che potrebbero essere stati fin qui trascurati, con l'attenzione un po' angosciata di chi sa che potrebbe essere l'ultima occasione?

Il 9 luglio scade infatti il termine per ottenere la terza e ultima proroga delle indagini: i sei mesi che restano agli investigatori sono cruciali, pericolosamente vicini a quella linea d'ombra che divide la cattura dell'assassino dall'archiviazione.

Scrupoli investigativi che potrebbero anche essere letti come un messaggio alla famiglia Gambirasio. Fulvio e Maura una settimana fa, tramite l'avvocato Enrico Pelillo e il consulente Giorgio Portera, avevano chiesto nuovi approfondimenti in tema di indagini genetiche lamentando di non essere più stati contattati dalla Procura.

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