Palazzetto dello sport, spunta l’ipotesi Dalmine

Ci sono novità per il Palazzetto dello sport. Palafrizzoni continua la sua ricerca di un’area idonea nei confini comunali, ma nel frattempo è spuntata un’ipotesi all’insegna della Grande Bergamo: la collaborazione con un Comune dell’hinterland. Il partner in questione è Dalmine: «C’è un’area poco distante da quella che attualmente ospita le feste, lungo la Dalmine-Villa d’Almè dove il Comune prevede diversi interventi, tra cui spazi commerciali e attrezzature per lo sport. Ci siamo confrontati sull’ipotesi che possa accogliere anche il nuovo Palazzetto e c’è stata una certa disponibilità», spiega l’assessore allo Sport, Fabio Rustico, nato tra l’altro proprio a Dalmine.

Disponibilità ribadita dal sindaco Francesca Bruschi non più tardi di qualche giorno fa in coda a un incontro con Roberto Bruni: «Incontro incentrato su altri temi, nello specifico quello della casa», commenta il sindaco. «Ma sapendo dei contatti precedenti tra la Bruschi e l’assessore Rustico ci siamo scambiati qualche opinione in materia: mi sembra un’ipotesi comunque interessante, da approfondire. Ci lavoreremo». Fermo restando che Palafrizzoni, assicura Rustico, «continua la ricerca di un’area anche all’interno della città».Un’ipotesi, quest’ultima, che continua a rimanere la preferita di Luciano Bonetti, patron del Volley club Bergamo sponsorizzato Foppapedretti: leggi la squadra femminile più titolata degli ultimi anni. È stato lui nelle scorse settimane a minacciare un trasloco forzato dal vetusto palazzetto di via Battisti in quel di Treviglio (dove il pluriscudettato team gioca le sue partite interne di Coppa Campioni) e a mettere sul tavolo la disponibilità a costruire un impianto nuovo di pacca a proprie spese, dietro indicazione dell’area da parte di Palafrizzoni. «Personalmente preferirei restare in città - commenta Bonetti - ma tutto sommato Dalmine potrebbe non essere una cattiva idea. Ad ogni modo nessuno ci ha ancora interpellato».

E il motivo è semplice: le trattative sono appena all’inizio, e Dalmine deve ancora dire la sua. Ma per il momento dal paese dell’hinterland sembra esserci più che una disponibilità, e lo conferma Marco Colleoni, assessore ai Lavori pubblici (ieri il sindaco Francesca Bruschi non era reperibile): «Questi contatti con Bergamo ci sono stati e li ha curati personalmente il sindaco. Effettivamente da parte nostra c’è la disponibilità a discutere su questa area molto ampia che il piano regolatore destina a commerciale, produttivo e direzionale». Con possibilità però di considerare anche strutture di carattere sportivo: si tratta di un’area molto vasta e completamente da sistemare, al confine con Lallio e lungo la Dalmine-Villa d’Almè. «È fuori dal capoluogo, ma talmente vicina che possiamo considerarla quasi periferia di Bergamo: di facile accessibilità, vicina al casello dell’A4 e lungo una strada che sarà raddoppiata. Secondo me è una buona soluzione, ci lavoreremo nell’ottica della Grande Bergamo», annuncia Rustico.

(29/01/2005)

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