Treviglio, chiede il pizzo a barista
Arrestato 26enne, denuncia al complice

È stato bloccato dagli agenti del commissariato mentre usciva da un bar di Treviglio con i 500 euro in banconote che aveva estorto al gestore del locale. A finire nel carcere di Bergamo, con l'accusa di estorsione, è B.Z., ventiseienne di origini albanesi.

È stato bloccato dagli agenti del commissariato mentre usciva da un bar di Treviglio con i 500 euro in banconote che aveva estorto al gestore del locale. A finire nel carcere di Bergamo, con l'accusa di estorsione, è B.Z., ventiseienne di origini albanesi, nullafacente e residente ad Arzago d'Adda, già noto alle forze dell'ordine. Denuncia in concorso e per possesso abusivo d'armi invece a carico di un autotrasportatore incensurato di Caravaggio, M.C. di 46 anni, che aveva accompagnato l'estorsore all'appuntamento col barista.

La vicenda ha avuto inizio un paio di settimane fa, quando nel bar «Bombazza» di piazza Mazzini, si è presentato il giovane di Arzago, intimando al gestore di dargli 500 euro oppure avrebbe distrutto il locale. Minacce che non avevano intimorito il titolare del bar, quando però l'albanese si è fatto vivo altre volte chiedendo senza successo cifre tra i 30 e 50 euro, il barista ha segnalato gli episodi al commissariato di polizia. Nei dieci giorni seguenti, il giovane è apparso in diverse occasioni al «Bombazza», sempre più minaccioso verso il titolare del locale che si è sempre rifiutato di assecondarlo.

A quel punto è scattato il piano predisposto dagli agenti della polizia di Stato. Il barista ha fissato l'appuntamento con il tipo di origini albanesi, consegnando la busta con dentro i 500 euro. Sembrava fatta per l'albanese ma è stato bloccato dalla polizia insieme all'autotrasportatore: sul veicolo sono state trovate un coltello con lama da 25 centimetri, due pistole scacciacani, una col bollino rosso sulla canna e l'altra senza. Ieri mattina il gip ha convalidato l'arresto del ventiseienne di Arzago.

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