Taglio dei tribunali, la Regione:
danno ai cittadini, Monti ci ripensi

La soppressione dei tribunali e delle sedi distaccate (tre in Bergamasca) rappresenta un «danno ai cittadini, alle imprese e agli operatori del diritto». A dirlo è il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Fabrizio Cecchetti, che ha scritto al premier Monti.

La soppressione dei tribunali e delle sedi distaccate rappresenta un «danno ai cittadini, alle imprese e agli operatori del diritto». A dirlo è il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Fabrizio Cecchetti (Lega Nord), che sui tagli che porteranno alla cancellazione di tre tribunali e 18 sezioni distaccate tra cui quelle di Clusone, Grumello al Monte e Treviglio, ha inviato al presidente del Consiglio dei ministri Mario Monti e al ministro della Giustizia Paola Severino una lettera con la quale in sostanza chiede che Palazzo Chigi riveda la decisione.

Nel documento, inviato per conoscenza anche ai presidenti delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato, Giulia Bongiorno e Filippo Berselli, Cecchetti invita il Governo a «un'ulteriore riflessione» affinché siano raggiunti «importanti obiettivi di recupero, efficienza e produttività senza danneggiare precise realtà territoriali».

«Col provvedimento sono state cancellate realtà - scrive il presidente del Consiglio regionale della Lombardia - che hanno un bacino di utenza rilevante e superiore, sia sotto il profilo numerico che di importanza strategica ed economica e demografica ad altre realtà italiane "sopravvissute" al taglio».

«La scelta di tagliare - conclude Cecchetti - non è condivisibile. Non si individuano gli effettivi vantaggi e vi sono rischi concreti di un ulteriore effetto depressivo per l'economia locale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA