Caravaggio, palestra inagibile
E eternit sulle teste degli studenti

A Caravaggio la scuola media statale ha ancora il tetto in eternit che deve essere sostituito; una delle sue due palestre è inagibile; nella scuola elementare Merisi devono essere sostituiti i serramenti. Queste le criticità per gli istituti scolastici.

«Da quando la Lega Nord amministra Caravaggio il Comune, per le scuole, ha speso più di 29 milioni di euro». Il sindaco di Caravaggio Giuseppe Prevedini vuole mettere fine alla polemica in corso con la minoranza «La Tua Caravaggio» sullo stato delle scuole. La scuola media statale ha ancora il tetto in eternit che deve essere sostituito; una delle sue due palestre è inagibile; nella scuola elementare Merisi devono essere sostituiti i serramenti.

Queste criticità, hanno accusato nei giorni scorsi i consiglieri di minoranza, dimostrano che l'amministrazione del Carroccio «non ha destinato alla manutenzione degli edifici scolastici sufficiente attenzione e soprattutto finanziamenti». Affermazioni, secondo Prevedini, prive di fondamento: ieri il primo cittadino ha presentato dati ufficiali dai quali si evince che dal 1997, inizio del primo mandato della Lega Nord, ad oggi, il Comune di Caravaggio, per le scuole di sua competenza, ha speso 29 milioni e duecento mila euro. In realtà questa è una cifra che comprende tutte le voci di spesa (anche il piano di diritto allo studio).

Se si guarda quanto speso per la manutenzione ordinaria e straordinaria, si scende a circa 9 milioni e 100 mila euro. Prevedini in alcune occasioni pubbliche aveva parlato di circa 10 milioni, suscitando le critiche delle minoranze secondo le quali le cifre non tornavano. «I dati che mi sono stati forniti dagli uffici –dice il sindaco – dimostrano che mi ricordavo più o meno bene e che la minoranza critica solo per motivi ideologici senza conoscere i numeri».

Resta il fatto che le scuole presentano delle criticità, tanto che il primo cittadino lo scorso giugno ha inviato una lettera al ministero dell'Istruzione chiedendo di poter utilizzare, almeno per gli interventi di manutenzione delle scuole, i fondi del Comune bloccati dal patto di stabilità: altrimenti, aveva paventato, «si rischia che a settembre debbano essere dichiarate inagibili e quindi non possano aprire». Ieri Prevedini ha fatto rientrare l'allarme sostenendo che «dal punto di vista dell'agibilità gli edifici scolastici non corrono rischi». Ha ammesso però che necessitano di interventi importanti.

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