Il militare si finge un corriere
Incastrato, finisce in manette

«Buongiorno, corriere per una consegna: c'è un pacco per lei». Non sospettava nulla P. L., 40 anni di Dalmine, incensurato e libero professionista, quando ha aperto la porta per ritirare il pacco annunciato e trovandosi di fronte un corriere.

«Buongiorno, corriere per una consegna: c'è un pacco per lei». Non sospettava nulla P. L., 40 anni di Dalmine, incensurato e libero professionista, quando ha aperto la porta per ritirare il pacco annunciato e trovandosi di fronte un corriere.

E invece quella consegna ricevuta - e portata a termine da un militare della Guardia di finanza accuratamente travestito da corriere - gli è costata due notti in carcere per detenzione di quasi un chilo di cocaina e l'iscrizione del suo nome su un fascicolo penale proprio per quel reato.

L'episodio è avvenuto tra martedì e mercoledì, ma in realtà l'antefatto va trovato in un'inchiesta antidroga partita da Roma e condotta dagli uomini del Gico della Guardia di finanza: sono stati loro infatti, nell'ambito di un'indagine più ampia sul traffico di cocaina, ad avere notizia di un pacco con un chilo di cocaina in viaggio a mezzo corriere. Individuato però sia il canale - il corriere, estraneo alla vicenda - sia il mittente, ai militari restava da incastrare il destinatario finale della sostanza stupefacente.

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