L'appello al premier Monti:
ora i sindaci sono già 150

Sono oltre 150 i sindaci bergamaschi che hanno aderito alla lettera aperta indirizzata al premier Mario Monti. Si sono aggiunte le firme di Dalmine, Olmo al Brembo, Cisano Bergamasco, Costa di Mezzate, Lenna e Clusone. Ora si punta alla Lombardia.

Sono oltre 150 i sindaci bergamaschi che hanno aderito alla lettera aperta indirizzata al premier Mario Monti. Dopo la presentazione dell'iniziativa le firme dei primi cittadini di Dalmine, Olmo al Brembo, Cisano Bergamasco, Costa di Mezzate, Lenna e Clusone si sono aggiunte alle 146 di giovedì.

«Mi sono scusato con questi colleghi – sottolinea Riccardo Cagnoni, sindaco di Vertova, tra i promotori dell'iniziativa – perché non siamo riusciti a raggiungere tutti e qualcuno ha saputo in ritardo della lettera. Le adesioni sono ben accette. L'azione è appena iniziata».

La protesta unisce Comuni grandi e piccoli che vogliono dire la propria su spending review e Patto di stabilità che da gennaio dovrebbe essere esteso anche ai Comuni con meno di cinquemila abitanti.

Dopo la presentazione in Bergamasca si punta all'adesione dei sindaci lombardi. «Abbiamo già raggiunto un risultato insperato. Quando abbiamo cominciato a confrontarci in un piccolo gruppo non pensavamo di andare oltre le 50 firme. Ora siamo 152 su un totale di 244 comuni orobici. Nei prossimi giorni intendo inviare per mail la lettera a tutti i sindaci lombardi, senza contare che è attivo un sito in cui è pubblicata la lettera».

A Monti i sindaci confermano la volontà di collaborare per risollevare le sorti del Paese, ma chiedono anche di confrontarsi e non calare dall'alto riforme che stanno mettendo in ginocchio cittadini e amministrazioni. 

Tutto su L'Eco di Bergamo dell'11 agosto

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