Il comandante della Gdf: «La crisi spinge più personenelle mani degli usurai»

La crisi sta spingendo un numero sempre maggiore di persone che si trovano in difficoltà nelle mani degli usurai. La conferma è arrivata dal comandante provinciale della Guardia di finanza di Bergamo, Giancarlo Trotta, in occasione della presentazione del bilancio annuale dell’attività. Il colonnello Trotta ha confermato come la tendenza sia stata verificata dai controlli dell’Osservatorio della Gdf.E proprio in tema di usura il 2008 in terra orobica ha portato a 4 arresti, oltre alla denuncia a piede libero di 14 persone, mentre i denunciati per riciclaggio sono stati 18.Sul fronte della tutela delle entrate, nel 2008 la Gdf di Bergamo ha svolto 1.730 interventi antievasione e antielusione: 275 i reati contestati. Sono stati scoperti 564 milioni di euro sottratti alla tassazione, mentre le violazioni all’Iva ammontano a 16 milioni. Undici milioni le ritenute non operate e non versate dai sostituti d’imposta.Nel 2008 non sono mancati i controlli sul lavoro nero, che hanno portato a scoprire 595 dipendenti che lavoravano senza alcuna tutela e altre 475 irregolarità: 7 riguardavano minori, 127 lavoratori clandestini.Uno scontrino su cinque non verrebbe emesso: un dato sconfortante, visto che su 4.779 controlli la Finanza ha scoperto ben 960 irregolarità.Il 2008 ha portato anche una importante novità operativa che ha fornito un’arma in più ai finanzieri: per reati fiscali si possono, dal 1° gennaio 2008, sequestrare i beni. Ebbene, in Bergamasca, quelli requisiti dalla Gdf ammontano a 20 milioni di euro. «È un modo innovativo - ha detto il comandante Trotta - per sconfiggere i reati fiscali, perché consente di aggredire direttamente le proprietà dei trasgressori»(30/12/2008)

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