Cortenuova, la cooperativa «L’Ancora»chiede alle aziende lavoro per i disabili

La cooperativa di solidarietà sociale «L’Ancora» di Cortenuova rischia di chiudere per mancanza del necessario autofinanziamento. Per questo lancia un appello agli imprenditori bergamaschi, affinché commissionino lavori di semplice assemblaggio ai dodici disabili ospitati nella struttura. La richiesta viene da Angelo Maltecca, presidente della cooperativa, fondata il 26 maggio di vent’anni fa da un gruppo di amici e genitori che cercarono di dare lavoro e impegnare soggetti diversamente abili nell’arco della giornata, affidando loro attività manuali. Sono dodici attualmente le persone ospitate nella struttura di Cortenuova: sei maschi e altrettante femmine, di età compresa tra i trenta e cinquant’anni, provenienti dai comuni limitrofi e seguite dalle 8,30 alle 17 dalle coordinatrici Antonia Polini e Milena Rossoni. Il mantenimento dell’edificio (che ospitava le scuole elementari alla località di Santa Maria del Sasso) e l’efficienza della cooperativa, si affida al ricavo dei lavori di assemblaggio, per effettuare i quali è stato conseguita anche la certificazione Iso 9001, a conferma della validità dei requisiti e della necessaria precisione delle mansioni svolte dai disabili. I soldi derivati dai lavori su commissione, servono per pagare le due coordinatrici, il trasporto dei disabili da casa alla cooperativa e viceversa, i pasti, la mancia mensile agli stessi «ragazzi» e le spese per illuminazione e riscaldamento, essendo lo stabile messo a disposizione gratuitamente, fin dall’inizio dell’attività sociale, dall’amministrazione comunale di Cortenuova. Da un po’ di tempo, però, il lavoro è diminuito e di conseguenza anche la stabilità della cooperativa di solidarietà, che per ora regge sulla collaborazione sicura di due imprese: una di Palosco che fabbrica cerchioni in lega per auto, e l’altra di Como, che produce tessuti. Per l’azienda bergamasca, i ragazzi della cooperativa confezionano viti e bulloni, in sacchetti di cellophane; per quella comense, preparano le piccole cartelle con campioni di tessuto, utilizzate poi dagli agenti di commercio nella presentazione ai loro clienti. La cooperativa riceve anche contributi dal comune di Calcio e da quello di Covo, a sostegno di utenti dei due paesi.(30/01/2006)

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