Aperta la camera ardente al Duomo
L'ultimo omaggio al cardinal Martini

È giunta in Duomo nella mattinata di sabato 1° settembre, prima delle dodici, accompagnata da uno scrosciante applauso da parte dei tanti milanesi che si erano radunati fuori dalla cattedrale, la salma dell'arcivescovo emerito di Milano Carlo Maria Martini.

È giunta in Duomo nella mattinata di sabato 1° settembre, prima delle dodici, accompagnata da uno scrosciante applauso da parte dei tanti milanesi che si erano radunati fuori dalla cattedrale, la salma dell'arcivescovo emerito di Milano Carlo Maria Martini.

Il feretro era accompagnato da due nipoti del cardinale, dalla sorella e dai suoi più stretti collaboratori, ed è stato accolto sul sagrato dall'arcivescovo di Milano Angelo Scola, dal Consiglio Episcopale della diocesi e dai membri del Capitolo della Cattedrale. Presenti, tra gli altri, i rappresentanti di tutte le istituzioni locali (Comune e Provincia di Milano e Regione Lombardia) accompagnati dai rispettivi gonfaloni bardati a lutto.

Alle 12.40 sono state aperte le porte e i numerosi fedeli accorsi da tutta la Lombardia (numerosi pullman sono stati organizzati dalla diocesi più grande d'Italia per permettere a chi lo volesse di dare l'ultimo saluto a quello che è stato il loro arcivescovo per 22 anni) hanno potuto rendere omaggio alla salma di Martini.

Prima dell'apertura delle porte, l'arcivescovo Angelo Scola, celebrando la preghiera di suffragio, aveva sottolineato: «Sia il nostro atteggiamento prevalente il raccoglimento di fronte al mistero della morte, nella certezza della resurrezione in cui il vescovo Carlo ha creduto e vissuto. Questo sarà alimentato dal silenzio della preghiera, dalla memoria viva del suo operare».

Al termine della funzione, monsignor Luigi Manganini, arciprete del Duomo di Milano, ha voluto raccontare il risvolto legato al luogo di sepoltura di Carlo Maria Martini, visto che qualcuno aveva rivelato il suo desiderio di venir seppellito a Gerusalemme: «Il cardinale sarà sepolto in Duomo, davanti al Crocifisso di San Carlo. Ho incontrato l'arcivescovo lo scorso 27 giugno a Gallarate, quando era già provato dalla malattia - ha confermato monsignor Manganini -. Abbiamo discusso serenamente circa il luogo della sua sepoltura, visto che agli arcivescovi è assegnato di diritto una sepoltura in Duomo, e lui mi ha chiesto, tu cosa dici? Decidi tu... Io allora gli ho consigliato il loculo davanti al Crocifisso di San Carlo e lui ha accettato e mi ha ringraziato. Il giorno dopo ho comunicato il desiderio di Martina al cardinale Scola, il quale ha dato il suo assenso».

Il Duomo di Milano rimarrà aperto eccezionalmente tutta notte per permettere l'afflusso e la preghiera dei fedeli. Lunedì 3 settembre alle ore 16 si terrà infine il funerale, che sarà trasmesso in diretta da Rai 1, Tgcom24 e da Sky Tg24.

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