La Procura indaga su decine di milioni
dirottate dal vecchio al nuovo ospedale

Nuovo ospedale di Bergamo, tra i problemi in corso non ci sono soltanto i lavori da ultimare per arrivare in tempo al trasloco fissato a fine ottobre, i certificati di collaudo che non arrivano, le sorti della Dec spa di Bari, ma ci sono anche gli accertamenti della Procura in corso.

Nuovo ospedale di Bergamo, tra i problemi in corso non ci sono soltanto i lavori da ultimare per arrivare in tempo al trasloco fissato a fine ottobre, i certificati di collaudo che non arrivano, le sorti della Dec spa di Bari, capofila dell'associazione temporanea d'impresa che ha vinto l'appalto di costruzione e che è in pesanti difficoltà finanziarie tanto da aver chiesto il concordato preventivo. Ma ci sono anche gli accertamenti della Procura in corso.

La magistratura sta lavorando a diversi filoni, ma ce n'è uno che fino a oggi non era emerso. Riguarda un'ipotesi di «spostamento» di fondi - parrebbe in diversi periodi di tempo e per diverse somme, per un totale di parecchie decine di milioni di euro - inizialmente e ufficialmente destinati al cosiddetto «vecchio» ospedale, l'attuale in Largo Barozzi. Ma, sembrerebbe, quei fondi in realtà sarebbero stati utilizzati per il nuovo ospedale.

Per il momento, si ribadisce, questa è un'ipotesi che la Procura sta cercando di verificare. E non solo la Procura: a questi fondi «dirottati» sarebbe molto interessata la Corte dei Conti trattandosi di fondi utilizzati per una struttura pubblica. E come è noto, la magistratura contabile già da tempo ha messo sotto la lente d'ingrandimento le scritture dell'Azienda ospedaliera Riuniti.

Questo filone non vede attualmente indagati né ipotesi di reato: il pubblico ministero Giancarlo Mancusi starebbe analizzando le erogazioni di fondi destinate dal 2003 a oggi, nonostante sino al 2006 eventuali reati siano penalmente prescritti (ma non quelli contabili di competenza della Corte dei Conti).

In sostanza, si valuta l'ipotesi di una eventuale distrazione di fondi: per spiegarsi, se si chiedono a un ente erogatore soldi per costruire un tetto, quei soldi poi non possono essere dirottati sulla tinteggiatura di un altro stabile, detta in soldoni.

E, nel fatto di specie, trattandosi di una Azienda ospedaliera pubblica potrebbero essere chiamati a rispondere della eventuale distrazione dei fondi in primo luogo i direttori generali dell'Azienda (tutti, nessuno escluso, dal 2003 a oggi, visto che è questo il periodo per cui sono in corso gli accertamenti), e anche gli stessi revisori dei conti.

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