Ladri di scarpe a Treviolo
Scatta l'allarme, colpo a vuoto

Ladri acrobati, ma anche maldestri. Hanno eluso l'impianto antifurto, smontando una scaffalatura e usandola come scala per calarsi dalla finestra all'interno di un ingrosso di scarpe e pelletteria. Per più di un'ora hanno fatto una «catena», passandosi una a una le calzature ed evitando di essere intercettati dai raggi dell'allarme.

Ma qualcosa è andato storto: una scatola è scivolata di mano e l'allarme sonoro è scattato. I malviventi avevano già ammonticchiato 600 pacchi, ma hanno dovuto abbandonare tutto, tallonati dagli agenti della Sorveglianza italiana. La refurtiva è stata completamente recuperata, insieme a tutti gli arnesi da scasso che i soliti ignoti hanno dovuto lasciare per scappare in fretta e furia.

È accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì ai danni di Leidi Group, un ingrosso di calzature e pelletterie in via Boffalora 4/B, a Treviolo. I ladri, quasi sicuramente quattro o cinque, si sono introdotti nel cortile dell'azienda e hanno raggiunto il retro. Si sono arrampicati sul tetto degli uffici, più bassi rispetto al capannone e all'altezza delle finestre del magazzino. Così hanno agito indisturbati, invisibili dalla strada.

Con gli attrezzi hanno forzato e smontato la grata di una finestra sotto la quale si trovano le scaffalature, alte circa tre metri. I malviventi in qualche modo sapevano che in quei locali era attivo un sistema di antifurto e per non farlo scattare si sono ingegnati in modo singolare. Hanno smontato di volta in volta i ripiani dello scaffale, scendendo come su una scala fino a terra.

Una volta all'interno del magazzino, strisciando a terra e con mosse ben studiate, si sono posizionati per creare una sorta di «catena»: i ladri si sono passati una a una seicento paia di scarpe. Il colpo deve essere durato, quindi, diverse ore. Ma durante uno di questi passaggi, una scatola è caduta «tagliando» uno dei raggi dell'antifurto.