Fatture false, finiscono nei guai anche due imprenditori residenti a Credaro

Uno di loro - 46 anni - è considerato dalla GdF il vertice dell’organizzazione

Sarebbe un bresciano residente in Bergamasca, a Credaro, l’uomo chiave dell’ organizzazione smantellata dalla guardia di finanza di Brescia che si è conclusa con l’emissione di undici ordinanze di custodia cautelare, due delle quali in carcere, per imprenditori del settore edile. Si tratta di Giancarlo Cazzago, 46 anni. I dettagli sull’operazione «Supermarket» sono stati forniti questa mattina in una conferenza stampa: le accuse sono di associazione per delinquere per l’emissione di fatture false, truffa aggravata ai danni dello Stato, riciclaggio. Centootto le società denunciate, in provincia di Brescia, Bergamo, Milano, Sondrio, Mantova, Cremona, Como, Lecco, Lodi, Pavia, Verona e Trento: tra il 1998 e il 2001 avrebbero emesso fatture per operazioni inesistenti per circa 50 milioni di euro, quasi cento miliardi di lire. In poche parole si rivolgevano a «supermercati della carta» per acquistare i falsi documenti fiscali per abbattere i debiti d’imposta. Secondo le Fiamme Gialle un ruolo importante sarebbe stato anche quello di Angelo Ministrini, 50 anni, commercialista di Paratico. Ministrini è agli arresti domiciliari; nei confronti di Giancarlo Cazzago e di un altro bresciano, Dario Scarsetti, pure domiciliato a Credaro, sono stati firmati i due ordini di custodia cautelare in carcere. Centoventiquattro le persone denunciate.

(31/01/2003)

Su L’Eco di Bergamo del 1° febbraio 2003

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