Ucciso dalla Bmw a Villa d'Adda
Ora c'è un furgone nel mirino

Un furgone parcheggiato in divieto di sosta potrebbe aver tolto la visuale ad Alberto Pressiani, il pensionato travolto e ucciso dalla Bmw senza conducente lanciata in retromarcia lungo una discesa del centro abitato di Villa d'Adda.

Un furgone parcheggiato in divieto di sosta potrebbe aver tolto la visuale ad Alberto Pressiani, il pensionato travolto e ucciso dalla Bmw senza conducente lanciata in retromarcia lungo una discesa del centro abitato di Villa d'Adda.

Era partito come uno scrupolo d'indagine, è diventata via via un'ipotesi investigativa su cui stanno lavorando il pm Franco Bettini e gli agenti della polizia stradale di Bergamo.

Gli inquirenti stanno cercando di appurare se il mezzo abbia impedito all'anziano di accorgersi dell'arrivo della vettura. L'uomo era intenzionato ad attraversare via Frigerio, subito dopo essere uscito dal minimarket.

Per questo s'era infilato nello spazio tra un furgone Fiorino e un fuoristrada Dahiatsu contro cui era stato successivamente scaraventato dopo l'urto con la Bmw.

La domanda: il furgonato, posteggiato qualche metro più su, ha influito sulla visuale della vittima? Ossia: lo ha costretto ad avanzare lungo la carreggiata fino nel punto che gli è stato fatale oppure della vettura in arrivo Pressiani poteva comunque rendersi conto? Sono questi gli ultimi rovelli dell'inchiesta, che vanno ad aggiungersi a quello principale: per quale motivo la Bmw ha cominciato a muoversi?

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