«Casa Amica», Lega all'attacco
Monzani replica: nessun deficit

La Lega riprova a staccare la spina a Casa Amica. A tuonare contro la Fondazione che si occupa di facilitare l'accesso delle fasce deboli a un tetto, questa volta è il segretario provinciale del Carroccio Cristian Invernizzi.

La Lega riprova a staccare la spina a Casa Amica. A tuonare contro la Fondazione che si occupa di facilitare l'accesso delle fasce deboli a un tetto, questa volta è il segretario provinciale del Carroccio Cristian Invernizzi, che si chiede: «Viste le difficoltà finanziarie vicine al fallimento, Casa Amica ha ancora senso? È ancora in grado di assolvere lo scopo per cui è nata?».

Una presa di posizione che segue di poche ore la decisione della Provincia di riportare sotto la propria ala otto appartamenti e un Consiglio d'amministrazione che ha effettivamente preso in considerazione la situazione economica della Fondazione.

«Ma che non è assolutamente di default – precisa il presidente del Cda Massimo Monzani –. Tant'è che il Cda ha approvato all'unanimità le proposte avanzate, per poter proseguire nella nostra missione, che è dare una risposta abitativa a chi è in difficoltà: attualmente 2 mila persone, per circa 250 famiglie».

«Non rendersi conto del servizio che Casa Amica svolge nei confronti delle comunità da 20 anni – aggiunge il direttore della Fondazione Gianni Chiesa – è una totale mancanza di sensibilità. In un momento come questo, dove dare una risposta all'emergenza abitativa è quanto mai una urgenza, per evitare tensioni e disgregazioni, ci vorrebbero semmai più case amiche».

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