Da passione a sport rischioso
Nella caccia gli incidenti non mancano

Caccia come momento di svago, come occasione per ritrovare il contatto con la natura, ma anche come confronto armato. Negli ultimi anni gli incidenti con conseguenze gravi non sono mancati.

Caccia come momento di svago, come occasione per ritrovare il contatto con la natura, ma anche come confronto armato. E da quest'ultimo aspetto deriva il rischio legato all'impiego di armi da fuoco. Fortunatamente gli episodi di incidenti di caccia non sono frequenti, visto che chi imbraccia il fucile lo fa adottando le debite precauzioni e si tratta spesso di veterani della doppietta. Ma negli ultimi anni gli imprevisti con conseguenze gravi non sono mancati: l'episodio più vicino nel tempo è accaduto settimana scorsa a Roncola San Bernardo.

Un cacciatore di 57 anni domenica scorsa si trovava in un capanno insieme a un amico, appostato per abbattere tordi di passaggio, quando per cause accidentali è partito un colpo di fucile che l'ha raggiunto al piede. L'amico ha allertato il 118 ed è stato inviato l'elisoccorso e il personale medico ha prestato le prime cure al ferito per poi trasportarlo agli Ospedali Riuniti.

Più grave l'incidente occorso a un cacciatore di 78 anni di Zogno nel settembre del 2011: mentre maneggiava il fucile è esplosa la canna staccandogli un pollice. L'uomo è stato soccorso in un capanno di caccia in località Gasso Alto a Cenate Sopra ed è stato ricoverato d'urgenza a Sesto San Giovanni in un centro specializzato nella chirurgia della mano.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 22 ottobre

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