Lombardia, reazioni e commenti
Il Pd: «Oggi finisce un'epoca»

IL PD, FINE DI UN'EPOCA E DI UNA MAGGIORANZA
Finisce un'epoca, finisce una maggioranza: così il segretario lombardo del Pd Maurizio Martina ha commentato lo scioglimento del Consiglio regionale.

«Avevamo ragione noi il 25 settembre» ha detto, parlando delle dimissioni annunciate allora. Oggi «finisce un'epoca, finisce una maggioranza e - ha aggiunto - si apre una opportunità di cambiamento. Adesso bisogna capire la data del voto per vedere le possibilità delle primarie».

FORMIGONI SI CONGEDA DALL'AULA, «MA CI RIVEDREMO»
È durato il minimo, un minuto circa, l'ultimo intervento del governatore lombardo Roberto Formigoni di fronte al Consiglio regionale prima che l'Aula approvasse la legge elettorale e procedesse allo scioglimento. Completo azzurro, cravatta rossa, Formigoni ha chiuso con una battuta, ricordando che quella di oggi sarà seguita da altre sedute (pur a Consiglio sciolto) per approvare il bilancio e per recepire il decreto taglia-spese del Governo.

«Vorrei dunque consolare coloro che si sono commossi - ha detto - avremo ancora occasione di vederci. Buon lavoro». All'inizio, Formigoni aveva voluto «ringraziare il Consiglio regionale per aver confezionato una buona legge elettorale, che garantisce la governabilità e dà anche un riconoscimento al ruolo delle donne», oltre a cancellare il listino.

«Voglio poi esprimere il mio ringraziamento - ha continuato il presidente della Regione - al personale e ai dirigenti sia del Consiglio sia della Giunta, che ci hanno assistito per diversi anni».

Poco prima, il governatore era stato di nuovo nella tribuna stampa per salutare i giornalisti, mostrandosi soddisfatto della piega presa dagli eventi verso il scioglimento del Consiglio, ed è stato anche richiamato dal presidente dell'Aula, il leghista Fabrizio Cecchetti, che chiedeva silenzio. «Sono molto, molto soddisfatto di questi 17 anni di governo», ha assicurato prima di riprendere posto sulla sedia.

FORMIGONI, OGGI NON SI CHIUDE UN'EPOCA
Con lo scioglimento del consiglio regionale, oggi si chiude con tre anni di anticipo il quarto mandato come presidente della Lombardia di Roberto Formigoni, lui però non vuole che si parli della fine di un'epoca.

«Mi auguro di no, altrimenti - ha detto ai giornalisti - devo dire che finisce l'epoca del buongoverno. Noi abbiamo fatto molte buone cose. Se ci paragoniamo con altre regioni siamo migliori, ma certamente si può fare di più. Mi auguro che chi verrà dopo di me ottenga risultati importanti».

SE ALBERTINI FA LISTA PDL LO APPOGGI
«Se Gabriele Albertini darà vita a una propria lista civica, credo che il Pdl dovrebbe garantire l'appoggio»: lo ha detto il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni parlando di chi potrebbe diventare il suo successore. Il governatore non ha mai nascosto di ritenere l'ex sindaco di Milano la persona giusta e ha ribadito che il suo progetto è creare la sezione italiana del Ppe allargando ad altri, ad esempio la Lega Nord sulla base di un patto programmatico.

FORMIGONI: NON DIMESSO, MI HAN FERMATO CONSIGLIERI
Il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, ha detto di non essersi dimesso perchè lo hanno "fermato" i consiglieri del partito che hanno deciso di dimettersi in prima persona per dimostrare di "non essere attaccati alla cadrega", cioè alla sedia.

"Io ho condiviso la loro idea - ha detto - che è stata condivisa anche dal partito", una decisione approvata "all'unanimità" in una riunione del tavolo della Lombardia convocata subito dopo l'apertura della crisi con la Lega Nord che aveva detto di voler andare al voto ad aprile. Formigoni ha apprezzato il gesto dei consiglieri Pdl ma in generale quello di tutte le forze politiche presenti in Consiglio, con le loro dimissioni "lanciano un segno al Paese di responsabilità".

LOMBARDIA: MARTINA (PD), ORA SE POSSIBILE FAREMO PRIMARIE
"Ora se ci saranno i tempi vorremmo fare le primarie, e inizieremo da subito a lavorare per costruire il nostro percorso verso le elezioni". Lo ha detto il consigliere regionale del Pd e segretario regionale lombardo del partito Maurizio Martina, dopo aver rassegnato le dimissioni insieme agli altri consiglieri. "Sono soddisfatto per la fine di questa legislatura - ha sottolineato - ora per noi si apre una grande opportunità, e spero si vada al voto in tempi rapidi. Se si vota prima di Natale sarà impossibile fare le primarie - ha concluso - in caso contrario potrebbero esserci gli spazi".

MAURI(PD), CENTROSINISTRA PRONTO A GOVERNARE
"Finalmente una buona giornata per i lombardi. Dopo anni di paralisi politica e mesi di agonia, il governo Formigoni cede il passo. I cittadini hanno ora l'occasione di voltare pagina". Lo ha detto in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio provinciale Matteo Mauri. "Si decida subito la data del voto - ha commentato -. Qualunque essa sia il centrosinistra arriverà a quell'appuntamento con un candidato all'altezza della sfida, con una coalizione coesa e una forte apertura alla società". "Pronto a governare - ha concluso Mauri - così come sta governando bene molti Comuni e Province della Lombardia".

SALVINI, PARLIAMO CON TUTTI NON CON FORMIGONI
"Il problema è con chi parlare nel Pdl": lo ha detto il segretario della Lega Lombarda Matteo Salvini che è passato al Pirellone durante la seduta dopo la quale si è sciolto il consiglio regionale. "La Lega aveva promesso di andare a votare e si farà. Aveva promesso di togliere il listino per non avere più Minetti paracadutate dall'alto. Stiamo lavorando al programma. Abbiamo il candidato Maroni, chi ci sta ci segue". Disposti a parlare "con tutti, ma non con Formigoni".

"Chiamare 10 milioni di persone votare due volte in due mesi credo sia sciocco, una perdita di tempo e di denaro - ha aggiunto Salvini -. Non abbiamo paura del voto, l'abbiamo chiesto noi e non perchè abbiamo cambiato idea ma perchè nella giunta Formigoni c'era qualcuno che veniva dicono con i voti della 'ndrangheta". Possibile quindi votare anche a dicembre? "La notte di Natale - ha ironizzato il segretario del Carroccio -, fuori dalle messe. Tutto si può fare. Mi auguro che Formigoni sia un pò meno nervoso in questi suoi ultimi mesi di mandato, dopo 17 anni, si dovrebbe rilassare e portare la Lombardia a votare in maniera civile, e magari non faccia forzature in giunta portando mega centri commerciali come è accaduto stamattina nel caso di Rho Arese che la Lega non ha votato".

L'attacco al governatore è diretto. "Quando dice che per far dispetto alla Lega non toglie il ticket sui farmaci - ha sottolineato Salvini - fa un dispetto ai cittadini lombardi". Però il segretario non chiude all'alleanza con il Pdl. "Con le persone per bene - ha detto - siamo sempre pronti a discutere". Certo nel Pdl "il problema è con chi parlare" ma "di Lombardia ne parliamo qua, ma non con Formigoni, con tutti ma non con Formigoni".

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