«Paga la multa anti lucciole»
Ma i carabinieri erano finti

Hanno fermato un venticinquenne che stava contrattando con una lucciola a Roncadelle, in provincia di Brescia. Si sono spacciati per carabinieri in borghese e hanno preteso dal giovane bresciano 200 euro. Una sorta di sconto sulla multa che sarebbe stata di 500 euro.

Hanno fermato un venticinquenne che stava contrattando con una lucciola a Roncadelle, in provincia di Brescia. Si sono spacciati per carabinieri in borghese e hanno preteso dal giovane bresciano 200 euro. Una sorta di sconto sulla multa che sarebbe stata di 500 euro.

I due, Rino S. di 55 anni e Franco C. di 49, bergamaschi, hanno intimorito il 25enne a tal punto da convincerlo a seguirli in auto per raggiungere le Poste di Gussago ed effettuare un prelievo al Postamat. Fortunatamente per il giovane di Rovato però, lo sportello automatico era fuori servizio e così i due sono rimasti a bocca asciutta.

Non solo. Il 25enne si è reso conto che i due uomini, seppur presentatisi come carabinieri in servizio antiprostituzione, avevano bevuto alcolici e pertanto non potevano essere militari in servizio. Senza contare che i due non gli avevano mostrato nemmeno un tesserino di riconoscimento, come da lui richiesto.

È quindi salito in tutta fretta sulla sua auto – prendendo però anche i numeri di targa della vettura dei due sedicenti militari, una Fiat Punto – e ha raggiunto la vicina caserma dei carabinieri del paese franciacortino.

Dai numeri di targa gli uomini dell'Arma coordinati dal maresciallo Sonny Savino sono risaliti all'intestatario della Fiat Punto e pure all'altro individuo che era con lui. Hanno mostrato al giovane le fotografie dei due, già noti alle forze dell'ordine, che li ha riconosciuti.

In questo modo sono stati individuati e denunciati un 55enne e un 49enne bergamaschi per usurpazione di pubblica funzione e per truffa in concorso.

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