Non li aggiusta, ruba i soldi
Truffa ai distributori del caffè

Indossava una vera divisa da tecnico per la manutenzione delle macchinette del caffè, ma era solo un travestimento per cercare di rubare i soldi nei distributori di bevande. Un uomo di 33 anni e il cognato, entrambi di Sotto il Monte, sono stati denunciati.

Indossava una vera divisa da tecnico di una ditta del Meratese per la manutenzione delle macchinette del caffè, ma era solo un travestimento per cercare di rubare i soldi contenuti nei distributori di bevande. Un uomo di 33 anni e il cognato, entrambi di Sotto il Monte, sono stati denunciati dai carabinieri di Oggiono, in provincia di Lecco, dopo essere stati smascherati durante l'ultimo tentativo di furto.

L'allarme è scattato alla ditta «Gamma srl» di Castello Brianza (Lecco): un responsabile si era insospettito per l'atteggiamento dell'addetto alle macchinette. E ha dato l'allarme. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della caserma di Oggiono: i militari hanno identificato l'uomo, che indossava la divisa di un'azienda del Meratese che si occupa di ristorazione. Il finto tecnico aveva con sé anche una chiave per l'apertura del distributore per il prelievo del contante.

Una volta messo alle strette l'uomo, già noto alle forze dell'ordine, ha ammesso di essersi finto dipendente della ditta, indossando la divisa che gli aveva fornito il cognato in accordo con lui per mettere a segno il colpo. La divisa, infatti, era proprio quella della ditta meratese in cui il cognato aveva lavorato prima di essere licenziato. A quel punto sono scattate le perquisizioni sia nella casa del finto tecnico, sia del cognato, da cui è emerso che i due avevano messo a segno, con la stessa tecnica, analoghi furti in ditte delle province di Bergamo, Lecco e Milano, per un valore complessivo di mille euro. Il cognato, dopo essere stato licenziato dalla ditta del Meratese, si era tenuto la divisa con nome e stemma dell'azienda, oltre alla chiave con tesserino di riconoscimento, che era poi stato contraffatto con la foto e i dati del parente. Era quest'ultimo, infatti, a presentarsi nelle ditte dove si trovavano le macchinette per prelevare gli incassi. Uno stratagemma ingegnoso, che si è inceppato a Castello Brianza e che ai due cognati di Sotto il Monte è costato la denuncia in concorso per furto aggravato.

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