Cimitero islamico, è bagarre
Bruni attacca Tentorio, che replica

Nel dibattito politico bergamasco tiene banco la vicenda del cimitero islamico. Mercoledì 14 novembre c'è stata una conferenza stampa delle minoranze con l'ex sindaco Roberto Bruni in prima fila: «La maggioranza decida, non può tenere un piede in due scarpe».

Nel dibattito politico bergamasco tiene banco la vicenda del cimitero islamico. Mercoledì 14 novembre c'è stata una conferenza stampa delle minoranze con l'ex sindaco Roberto Bruni in prima fila: «La maggioranza decida, non può tenere un piede in due scarpe».

«Delle due l'una. O la convenzione non è valida e allora l'esposto alla Corte dei Conti non può essere fatto oppure è tuttora in vigore e quindi il cimitero islamico va aperto». Bruni replica alle accuse della Lega che, nei giorni scorsi, aveva contestato l'iter della convenzione approvata dalla Giunta precedente parlando di atto illegittimo e soprattutto di danno erariale (addirittura quantificato in circa 500 mila euro).

Tanto che i due assessori lumbard Cristian Invernizzi ed Enrico Facoetti avevano avanzato l'ipotesi di procedere con un esposto alla Corte dei Conti che, lo stesso sindaco Tentorio, ha successivamente definito «doveroso». E Bruni ha criticato Tentorio senza peli sulla lingua: «È l'ennesima dimostrazione di come il primo cittadino sia sotto lo schiaffo della Lega e di come dopo aver traccheggiato abbia deciso nuovamente di seguirla».

A dire il vero, per il momento, la vicenda dell'esposto sarebbe in stand by in attesa che gli uffici legali e cimiteriali relazionino la Giunta. La minoranze si portano comunque avanti, cercando di smontare l'affondo della maggioranza anche sul piano più strettamente amministrativo.

Quanto alle tariffe, Bruni sottolinea che «per fare i conti non si possono considerare soltanto i 60 mila euro della convenzione, ma vanno aggiunti anche i 324 mila euro che il Centro islamico ha speso per la realizzazione dell'opera più gli oneri di urbanizzazione».

Controreplica del sindaco Tentorio: «Nessuna presa di posizione pretestuosa. L'unico grosso problema è che i 60 mila euro siano un corrispettivo troppo basso, anche considerando le spese sostenute dal Centro islamico».

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