L'addio a monsignor Bellini
La sua sapienza tesoro inesauribile

Nella chiesa ipogea del Seminario in cui ha abitato per sessantadue anni e dove lunedì ha ricevuto l'ultimo saluto, c'erano le immaginette ricordo con impressa la frase: «La sapienza è un tesoro inesauribile, chi lo possiede ottiene l'amicizia con Dio».

Nella chiesa ipogea del Seminario in cui ha abitato per sessantadue anni e dove lunedì 26 novembre ha ricevuto l'ultimo saluto, c'erano le immaginette ricordo con impressa la frase: «La sapienza è un tesoro inesauribile, chi lo possiede ottiene l'amicizia con Dio».

Un passo tratto dal Libro della Sapienza, per sintetizzare efficacemente la vita e l'opera di monsignor Alberto Bellini, morto sabato all'età di 93 anni. I funerali hanno visto la presenza di tante persone e di numerosi confratelli di ogni età. Fra loro quattro presuli bergamaschi: il vescovo ausiliare emerito Lino Belotti, l'arcivescovo emerito di Siena Gaetano Bonicelli, il nunzio apostolico in Colombia Aldo Cavalli e il vescovo di Fidenza Carlo Mazza.

«Siamo in questa chiesa del Seminario - ha sottolineato il vescovo Francesco Beschi che ha presieduto i funerali -, luogo che è stato la casa della sua vita, dove ha accompagnato, con il suo sacerdozio, insegnamento e vita, il cammino di tanti, diventati sacerdoti nella Chiesa di Bergamo e a servizio della Chiesa universale. Ha servito il Signore nella parola, nella vivacità del sapere, nella predicazione e nelle esperienze vissute nel Concilio e nell'ecumenismo».

La salma di monsignor Bellini è stata trasferita nella chiesa parrocchiale di Viadanica, suo paese natale, dove martedì 27 alle 14,30 sarà celebrata una Messa. Poi la sepoltura nel cimitero locale.

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