Mapello, ladri senza più limiti:
rubano colonne di una chiesetta

Non c'è più limite ai furti, l'importante che frutti qualche euro. Così hanno pensato i ladri che hanno asportato tra la notte di sabato e domenica le due colonne in granito che sostenevano il porticato d'ingresso della chiesetta della Madonna dei Cerri.

Non c'è più limite ai furti, l'importante che frutti qualche euro. Così hanno pensato i ladri che hanno asportato tra la notte di sabato e domenica le due colonne in granito che sostenevano il porticato d'ingresso della chiesetta della Madonna dei Cerri sita sulle colline del Canto in zona Ca' Bergnino a Mapello.

«È stato un furto su commissione - sbotta Davide Fantoni, capogruppo Ana di Mapello che da quasi mezzo secolo ha in cura la chiesetta, restaurandola completamente nel 1973 e intervenendo nuovamente nel 2002 -. Hanno studiato a puntino il piano. Sono arrivati con un camioncino dalla strada asfaltata fino alla chiesetta, hanno messo due estensori in ferro, usati dai muratori, sotto la trave del porticato, puntellandola per non fare crollare il tetto del porticato».

«Quindi hanno iniziato a lavorare con tranquillità per togliere le due colonne in pietra arenaria, risalenti a qualche secolo fa. Erano state recuperate da qualche antica abitazione e collocate dagli alpini nel 1973 durante l'intervento di restauro radicale della chiesetta. Sono colonne che pesano ognuna circa 150 chili e sono alte poco meno di due metri».

Il furto, che deve essere avvenuto nella notte tra sabato e domenica, delle due colonne ha destato indignazione ed amarezza. Gli agenti del Consorzio di polizia dell'Isola stanno visionando le telecamere per risalire agli autori del furto».

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