«Zonizzazione acustica» al Tar
Botta e risposta Legambiente-Sacbo

Botta e risposta tra Dario Balotta, di Legambiente Lombardia, e la Sacbo sul tema del ricorso al Tar di Brescia presentato da Legambiente e da cittadini dell'area di Orio contro il piano di «zonizzazione acustica» approvato alla fine del 2010 da Sacbo.

Botta e risposta tra Dario Balotta, di Legambiente Lombardia, e la Sacbo sul tema del ricorso al Tar di Brescia presentato da Legambiente e da cittadini dell'area di Orio contro il piano di «zoneizzazione acustica» approvato alla fine del 2010 da Sacbo.

Ecco il comunicato di Legambiente: «Stamane è stato discusso al Tar di Brescia il ricorso di Legambiente e di centinaia di cittadini dell'area aeroportuale contro la "zonizzazione acustica" approvata alla fine del 2010 dalla Sacbo. Alla fine del dibattimento il giudice ha disposto un'istruttoria per vedere come si muovono i comuni dei sedimi aeroportuali in analoghe situazioni visto che non esistono precedenti in materia».

«In sostanza va valutato se la zonizzazione contestata è un atto prescrittivo immediato o se, come chiedono Legambiente, cittadini e comitati, prima di essere recepito dai comuni può essere discusso ed eventualmente modificato. Si evidenzia una normativa carente e procedure da rivedere su temi ambientali cosi delicati per la salute dei cittadini».

«Per Legambiente, la zonizzazione acustica è un atto pianificatorio, visto che si tratta di norme riguardanti l'uso del territorio e come tale va trattata. Sempre secondo l'associazione ambientalista, i piani aeroportuali e gli strumenti urbanistici in vigore, tra cui il piano di sviluppo aeroportuale e la Valutazione di Impatto ambientale del 2003 - come dice Dario Balotta -  andavano aggiornati prima di decidere la zonizzazione. La normativa italiana prevede che la zonizzazione determini nell'intorno aeroportuale le relative immissioni acustiche ammesse per ciascuna zona e fissi i valori limite del rumore secondo la direttiva UE 25/2002. Invece le curve isofoniche e delle rotte, messe in discussione dal nostro ricorso, si basano sulla definizione dei volumi di traffico dello scalo che non stati ancora definiti per la mancanza di un nuovo piano di sviluppo».

«Abbiamo fatto ricorso al Tar per far annullare il provvedimento per eccesso di potere da parte della commissione aeroportuale, per omessa e carente istruttoria e per non aver adottato una nuova Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Infatti, all'epoca della zonizzazione con rumore ed inquinamento dell'aria già sopra ogni limite ammesso, i voli erano in media 170 al giorno, mentre ora sono passati a quasi 230"».

Ecco la replica di Sacbo: «A precisazione delle affermazioni rilasciate dal rappresentante di Legambiente in relazione al ricorso discusso davanti al Tar Brescia avverso alla "Zonizzazione acustica aeroportuale", ferma restando l'assenza ad oggi di un provvedimento del Tribunale Amministrativo in tal senso, preme sottolineare come la Zonizzazione acustica aeroportuale non sia stata definita da Sacbo, ma dalla Commissione Aeroportuale (definita ai sensi dell'art. 5 del D.M. 31/10/97), presieduta da Enac e composta da Ministero dell'Ambiente, Regione Lombardia, Arpa Lombardia, Provincia di Bergamo, otto Amministrazioni Locali, Enav, Vettori Aerei e Sacbo».

«I componenti della Commissione Aeroportuale hanno individuato la Zonizzazione acustica all'unanimità, come previsto dalla normativa. Sacbo, nel confermare come il processo seguito dalla Commissione Aeroportuale per la definizione della Zonizzazione acustica risulti corretto, accoglierà con spirito proattivo le conclusioni a cui perverrà il Tar Brescia, prendendole a spunto per il suo operato presente e futuro da sempre mosso alla ricerca di un equilibrio tra l'attività aeronautica e compatibilità con il Territorio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA