Comuni, insieme è meglio
Si lavora in alta Val Seriana

Se da Roma la marcia contro gli sprechi procede con colpi d'acceleratore, anche le formichine delle nostre valli lavorano senza sosta. Chi a favore e chi contro le modalità scelte dal governo per raggiungere il duplice obiettivo risparmio-efficienza.

Se da Roma la marcia contro gli sprechi procede con colpi d'acceleratore, anche le formichine delle nostre valli lavorano senza sosta. Chi a favore e chi contro le modalità scelte dal governo per raggiungere il duplice obiettivo risparmio-efficienza.

Così la Bergamasca si spacca sulla gestione associata delle funzioni fondamentali: c'è chi entra nel vivo del riordino delle autonomie locali scegliendo come e con chi unirsi nella gestione dei servizi, e chi, invece, è pronto a dimostrare che no, non ne vale la pena.

Due casi due per tracciare una panoramica degli opposti pensieri. Da una parte i paesi dell'Asta del Serio, da Piario su fino a Valbondione, che tra incontri e convegni stanno intavolando la loro proposta di Unione dei Comuni low cost.

Dall'altra i brembani uniti e compatti che, dopo la prima bozza di un anno fa, hanno spedito al ministro dell'Interno, l'ex prefetto di Bergamo Annamaria Cancellieri, il documento sottoscritto da tutti e 38 i sindaci dell'Ambito.

In alta Valle Seriana, dove è allo studio l'ipotesi di una nuova Unione dei Comuni, oltre a quella della Presolana, nata 11 anni fa: ci stanno ragionando da un anno e mezzo. «Abbiamo pensato che, se ci fossimo mossi da subito – spiega il sindaco di Ardesio, Alberto Bigoni – avremmo potuto gestire meglio la situazione, così finora sono stati organizzati tre convegni».

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