Ritrovano la borsa rubata ad Alesi
Lui arriva in caserma e li ringrazia

Maicol Falchetti, operaio di Bonate Sopra, e Marco Mangili, di Mapello, suo titolare, mercoledì mattina 19 dicembre hanno avuto la fortuna di stringere la mano al pilota francese di Formula 1 Jean Alesi, che con calore li ha ringraziati per aver ritrovato la sua borsa.

Maicol Falchetti, operaio di Bonate Sopra, e Marco Mangili, di Mapello, suo titolare, mercoledì mattina 19 dicembre hanno avuto la fortuna di stringere la mano al pilota francese di Formula 1 Jean Alesi, che con calore li ha ringraziati per aver ritrovato la sua borsa contenente documenti, tra i quali passaporto e carte di credito. Sembra che fosse stata rubata al pilota la settimana scorsa, in un ristorante.

Maicol e Marco hanno incontrato il pilota nella stazione carabinieri di Curno, dove avevano consegnato al comandante, maresciallo Biagio Mondì, la borsa che avevano ritrovato lunedì mattina a Madone, in un campo attiguo a via Papa Giovanni XXIII (la provinciale Ponte San Pietro-Capriate).

«Quando ci siamo resi conto che la borsa di pelle era di Alesi, siamo rimasti sbalorditi. Abbiamo infilato tutte le carte rinvenute un po' alla rinfusa – racconta Marco – e siamo ripartiti prima per Capriate e poi per Curno, alla stazione carabinieri, dove abbiamo consegnato la borsa».

«Alesi ci ha ringraziato telefonicamente informandoci che il giorno dopo sarebbe venuto a Curno per prendere la borsa. Infatti è arrivato a bordo della sua Porsche Cajenne. Che emozione quando il pilota ci ha stretto la mano, non finiva più di ringraziarci e insieme al maresciallo abbiamo bevuto il caffè e fatto la foto di rito».

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