Albino, ladri anche al presepe
Via la statua di Gesù Bambino

Che desolazione, anche la sacralità del presepe viene colpita dal vortice della microcriminalità. Alla parrocchia di San Giuliano di Albino l'altra notte la rappresentazione della Natività è stata messo sottosopra e depredata della statua di Gesù Bambino.

Che desolazione, anche la sacralità del presepe viene colpita dal vortice della microcriminalità. Ben lo sanno i volontari della parrocchia di San Giuliano di Albino, che l'altra notte hanno visto il loro presepe, allestito nel bel mezzo di piazza San Giuliano, sul sagrato della chiesa presbiterale, messo sottosopra e depredato della statua di Gesù Bambino.

Un'azione di estrema inciviltà, che non colpisce soltanto la parrocchia di San Giuliano, ma tutta la comunità, che è molto affezionata al presepe parrocchiale. «Riprendendo una frase storica che don Vinicio Corti, l'ex parroco di San Nicola a Nembro, ripeteva ogni volta che gli rubavano la bicicletta – commenta il prevosto don Giuseppe Locatelli –, mi auguro che i ladri abbiano preso la statua perché era bella o perché serviva loro. Non voglio pensare che sia stata oltraggiata o buttata via per strada come un rifiuto qualsiasi».

Di «un furto in piena regola» parla un volontario del Circolo Acli, la cui sede si affaccia proprio sul sagrato: «Volevano proprio colpire il bambinello, sono andati a colpo sicuro – dice –. Infatti, non hanno rubato nient'altro, nemmeno la vicina cassetta con le offerte».

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