Lutto nella redazione de L'Eco
Morto il papà della collega Manenti

Lutto nella redazione de L'Eco di Bergamo. Domenica 13 gennaio è morto Francesco Manenti, papà di Katiuscia Manenti, giornalista della cronaca nera. Francesco Manenti aveva 68 anni e per trent'anni è stato portiere e centralinista al Policlinico San Pietro.

Lutto nella redazione de L'Eco di Bergamo. Domenica 13 gennaio a mezzogiorno è morto Francesco Manenti, papà di Katiuscia Manenti, giornalista della cronaca nera. Francesco Manenti aveva compiuto 68 anni a ottobre. Per trent'anni è stato portiere e centralinista al Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro, dove lo conoscevano praticamente tutti, nonostante fosse andato in pensione ormai da oltre nove anni.

Prima di arrivare al Policlinico aveva svolto un'ampia gamma di lavori, dal tappezziere al cameriere, che gli avevano consentito di maturare un'ampia esperienza un po' in tutti i campi del bricolage, che era una delle sue passioni, insieme alle carte, all'enigmistica e in generale allo stare insieme.

Chi lo ha conosciuto ricorda infatti la sua attenzione verso gli altri, la sua generosità senza finzioni, le porte della sua casa in via Pignolo sempre aperte a parenti e amici. Originario del quartiere dove ha vissuto per tutta la vita (è nato in via Pelabrocco), Francesco aveva sposato la moglie Mariarosa, a cui era legatissimo, nel 1970. La famiglia, con l'arrivo dei figli Katiuscia e Maurizio, è sempre stato il primo dei suoi pensieri.

Colpito da tumore, Francesco Manenti ha attraversato con coraggio le fasi della malattia, facendo l'ultimo ciclo di chemioterapia a Ponte San Pietro, nell'ospedale dove, negli anni del lavoro, era riuscito a creare un clima familiare, come piaceva a lui.

Gli ultimi giorni, circondato dalla vicinanza dei suoi cari, li ha trascorsi all'Hospice della Palazzolo in via San Bernardino, dove è allestita la camera ardente. I funerali saranno martedì alle 10 nella parrocchiale di Sant'Alessandro della Croce in Pignolo. A Katiuscia e ai suoi familiari le condoglianze di tutti i colleghi della redazione.

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