Parcheggi e contratti di lavoro
Uil: all'ospedale molto da fare

C'è bisogno di un intervento fattivo con tutte le istituzioni del territorio affinchè l'eccellenza del nuovo Ospedale di Bergamo torni ad essere reale e concreta. A dirlo è la Uil che punta il dito sui problemi parcheggio.

C'è bisogno di un intervento fattivo con tutte le istituzioni del territorio - Provincia, Regione, Comune - affinchè l'eccellenza del nuovo Ospedale di Bergamo torni ad essere reale e concreta, e il Papa Giovanni XXIII ritorni ad avere un ruolo promario, rivedendo anche l'organizzazione di tutta la rete ospedaliera del territorio. A dirlo è la Uil che nella mattinata di lunedì 4 febbraio ha organizzato un incontro sul «Nuovo ospedale di Bergamo tra problemi e potenzialità».

«Serve un lavoro di squadra - commenta il sindacato -, per risolvere le criticità ancora presenti nel nuovo ospedale». Partendo dal nodo parcheggi, tema caldo e di grande attualità: «Sono 530 le persone che lavorano all'ospedale pur non essendo dipendenti della struttura sanitaria. Come tali non usufruiscono della convenzione». E allora basta fare un esempio per capire la difficoltà: «Ci sono 230 addetti alle pulizie che lavorano 4 ore in part-time. Un'ora al giorno in bustapaga va per pagare il parcheggio». Per questo problema la Uil chiede l'intervento della Provincia, «affinchè riveda le tariffe per tutti e ripensi a una convenzione anche per i lavoratori non dipendenti».

Proprio su questo argomento il 13 febbraio prossimo è in programma un incontro tra la direzione ospedaliera e i tre sindacati: «Speriamo però di incontrare prima la Provincia - ha sottolineato la Uil -. Tutti e tre i sindacati siamo d'accordo e siamo pronti per un'azione di mobilitazione dei lavoratori non dipendenti dell'ospedale».

Altro problema sul tavolo il mantenimento delle garanzie lavorative per i lavoratori non dipendenti: «Lo scorso giugno era stato siglato un protocollo d'intesa - continua la Uil -, ma le cose sono cambiate e non viene rispettato nella sua interezza. Un esempio? Il caso della Marcas, azienda che si occupa di trasporti e pulizia al Papa Giovanni XXIII: si tratta di un contratto esternalizzato e ora l'azienda ha chiesto la mobilità e la procedura di licenziamento per 18 lavoratori».

Intanto le richieste del sindacato si estendono anche al Comune e all'Atb: «Serve con urgenza un tavolo di confronto per la realizzazione del sottopasso e per la questione delle multe, oltre alla fermata della ferrovia che è ancora tutta da pensare - continua la Uil -. Inoltre è necessario potenziare il servizio Atb, ancora carente».

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