Mazzoleni risponde a Saffioti:
«Un dovere denunciare gli errori»

Mazzoleni della Cisl risponde a Carlo Saffioti sulla polemica scoppiata dopo la visita al Papa Giovanni XXIII. Durante il sopralluogo al nuovo ospedale, il politico bergamasco in Regione se l'è presa con le affermazioni che Gabriele Mazzoleni aveva lanciato.

Mazzoleni della Cisl risponde a Carlo Saffioti sulla polemica scoppiata dopo la visita al Papa Giovanni XXIII. Durante il sopralluogo al nuovo ospedale di Bergamo, il politico bergamasco in Regione Lombardia se l'è presa con le affermazioni che Gabriele Mazzoleni, segretario generale della Filca Cisl, aveva lanciato nei giorni scorsi dal palco del congresso della sua categoria.

Il consigliere regionale ha detto che «dovrebbe vergognarsi chi si vergogna dell'Ospedale» e mazzoleni replica al commento: «Siamo convinti – risponde Mazzoleni - che la nuova struttura ospedaliera di Bergamo debba rappresentare un punto di eccellenza del sistema sanitario regionale e nazionale. La straordinaria professionalità del personale medico e paramedico rimangono una vera e propria eccellenza. Ma la più rilevante opera pubblica realizzata nel nostro territorio negli ultimi decenni ha vissuto momenti di grande confusione dalla progettazione fino ad arrivare alla scelta di accelerarne l'apertura».

La Filca e la Cisl vogliono sottolineare «la grande disponibilità e responsabilità di tutto il personale dimostrata sia nell'avvio della fase del trasloco che in quella attuale dove, quotidianamente, lavorarono per superare e mitigare nel miglior modo possibile i disagi degli utenti e di tutta la cittadinanza bergamasca. Ma tutto questo non significa tacere su quanto successo, sui limiti della progettazione, sui costi che via via hanno assunto proporzioni gigantesche, catene di subappalti senza controllo, blocchi di pagamenti che hanno portato le imprese al fallimento con le conseguenze su tanti lavoratori. Tutto questo ha causato e causa tuttora notevoli problemi strutturali che pongono seri limiti a un'opera che come abbiamo detto all'inizio doveva rappresentare il fiore all'occhiello della comunità bergamasca».

«Invitiamo il vicepresidente uscente del consiglio regionale Saffioti a porsi domande serie di dov'era e dov'era regione Lombardia quando puntualmente abbiamo denunciato tutto questo - replica Mazzoleni -. Dovrebbe rispondere alla comunità bergamasca di quanto si poteva fare con le tante risorse disperse a causa del raddoppio dei costi dell'opera, di quante scuole e di quanto territorio avremmo potuto sistemare e mettere in sicurezza. Di questo vorremmo che si discuta in questa campagna elettorale e non del solito politico di turno che invece di affrontare i problemi scarica strumentalmente la sua rabbia su chi si assume il coraggio di denunciarli. Il signor Saffioti ci dica se sulla sua coscienza non pesa come un macigno l'idea di quante scuole e quanto territorio avremmo potuto mettere in sicurezza, quante strade avremmo potuto sistemare con le risorse sperperate a causa del raddoppio dei costi dell'opera. È nostro dovere denunciare gli errori e mettere in evidenza l'inadeguatezza dimostrata da chi dovrebbe programmare, decidere, controllare».

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