Alborghetti rieletto segretario
La ricetta Fiba-Cisl per lo sviluppo

Giordano Alborghetti è stato riconfermato segretario generale della Fiba Cisl, la categoria che rappresenta lavoratori bancari e assicurativi. Con lui, il direttivo uscito dal congresso ha eletto alla segreteria Simona Angioletti e Luca David.

«Non si può vivere di solo terziario. Se il primario subito e il secondario ora sono in netta crisi, non possiamo pensare di sostenere il paese Italia con il solo settore dei servizi, dobbiamo necessariamente rimettere in movimento il sistema paese, dobbiamo adottare politiche fiscali da una parte e formative dall'altra che ci consentano di sostenere quelle aziende che offrono nei loro prodotti un alto valore aggiunto; dobbiamo sforzarci di restare o di tornare sul mercato con rinnovata energia, competenza e fantasia, doti queste che hanno sempre caratterizzato il prodotto made in Italy».

Giordano Alborghetti è stato riconfermato segretario generale della Fiba Cisl, la categoria che rappresenta lavoratori bancari e assicurativi. Con lui, il direttivo uscito dal congresso ha eletto alla segreteria Simona Angioletti e Luca David. La nuova segreteria dovrà fare i conti con «la rigida stagione della crisi che dura da oltre cinque anni e non da segni di cedimento. Non sono venuti meno i fattori strutturali che l'hanno determinata. Non vi è la capacità della Politica di riformare i mercati finanziari, Siamo ancora una volta - ha detto Alborghetti nella relazione - un Paese in cui l'evasione fiscale, contributiva e dell'Iva rimane a livelli abnormi, mentre gli sprechi nella spesa pubblica appesantiscono la già ridotta competitività del sistema. E non riteniamo "sprechi" gli investimenti in Welfare, in Servizi alle Persone, in Infrastrutture, in fabbisogno della pubblica amministrazione».

«Lo sono invece le retribuzioni stratosferiche dei manager pubblici e privati, dei politici, degli apparati di règia memoria, degli addetti alla macchina statale che la Politica non è in grado di riformare! A proposito dei manager banchieri, vogliamo ricordare come la Fiba e la Cisl siano da tempo impegnate anche sul fronte della riduzione del loro stipendio. È bene ricordare che oggi il rapporto fra il loro stipendio e quello degli impiegati è 1/400. La proposta della Fiba è portare il rapporto 1/20».

Compito del nuovo gruppo dirigente sarà quello di portare la categoria all'accorpamento nella nuova struttura dei servizi, nella quale rientreranno Fisascat, Felsa e Slp. In questi anni, dunque, servirà individuare obiettivi e strategie per poter fornire indicazioni per una nuova forma di sviluppo: «Vogliamo lanciare allora una provocazione. Esiste in Europa una corrente di economisti, che parlano, basandosi su fatti concreti e reali, di decrescita o meglio di acrescita. Uno dei più importanti fautori di questa economia è Serge Latouche, professore di Scienze economiche all'Università di Parigi XI».

«Certo è difficile proporre e applicare questo concetto a un modello di economia che così come la conosciamo noi ha più di due secoli di storia. Ma è innegabile e inconfutabile, che ad oggi qualsiasi ricetta per uscire dalla crisi con un modello che ci ha portato nella crisi, risulta essere perdente. È solo una provocazione o è possibile pensare ad una società in cui i consumi siano veramente commisurati con le reali esigenze che abbiamo? Ci rendiamo conto che è ancora più provocante pensando che questa enunciazione viene fatta dal sindacato dei bancari, ma forse questo è anche un tempo in cui bisogna reinventarsi e rimettersi in discussione come categoria».

Un secondo aspetto al centro dell'attenzione della Fiba Cisl e indispensabile per progettare un futuro equo sarà la partecipazione: «Secondo noi la vera sfida è trovarsi tutti dalla stessa parte sindacato e aziende contro la crisi, ma soprattutto più partecipazione. La Fiba e la Cisl da un po' di tempo hanno lanciato la sfida alle aziende, ovvero partecipare all'interno delle aziende come sindacato in rappresentanza dei lavoratori. Perché questo è un tempo che necessità di partire fin dall'inizio nell'affrontare i problemi tutti dalla stessa parte, non certo chiamando il sindacato solo a giochi fatti per limitare i danni causati in molti casi da manager improvvisati».

© RIPRODUZIONE RISERVATA