Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 21 Febbraio 2013
«Non vendiamo Casa Suardi»
Ma sulla scelta pendono tanti se
Se si allenta il patto di stabilità («Abbiamo cento milioni bloccati a Roma, ce li lascino spendere») «non abbiamo bisogno di vendere». Casa Suardi è salva? Il sindaco Franco Tentorio snocciola le ipotesi sul tavolo.
Se si allenta il patto di stabilità («Abbiamo cento milioni bloccati a Roma, ce li lascino spendere») «non abbiamo bisogno di vendere». Casa Suardi è salva? Il sindaco Franco Tentorio snocciola le ipotesi sul tavolo. Primo: il patto allentato. Secondo: «Se costituiamo un Fondo immobiliare e va sul mercato potremmo avere dei soci». Soci, quindi risorse. Ma anche, terzo, dulcis in fundo: «Se troviamo qualcuno che lo acquista e ci svolge un'attività culturale pubblica, avremmo risolto il problema». Un'istituzione culturale quindi, come lo era l'Università, che del resto fino a qualche anno fa era di casa nel prestigioso palazzo di Piazza Vecchia.
Tre ipotesi al vaglio L'annuncio - «Non venderemo il palazzo se Ermanno Olmi accetta di essere presidente del Comitato per Bergamo Capitale della Cultura 2019» - a margine dell'intervista fra il regista e il direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli, l'altra sera al Teatro Sociale, non gli ha tolto il sonno. Casa Suardi era (o è, visto che «rimarrà comunque nel piano delle alienazioni» come spiega) in vendita per far quadrare un bilancio sempre più in affanno, tra tagli e vincoli. Dalla sua vendita Palafrizzoni avrebbe incassato 8-10 milioni in grado di dare ossigeno alle casse sempre più in bilico. Tentorio, da esperto commercialista, sa che le cifre non mentono. «Non vendere? Queste sono le tre ipotesi che vaglieremo, tre soluzioni tecnicamente possibili». L'altra sera, all'incontro promosso dal quotidiano di via Solferino, ha preso un impegno. «Era una battuta...». Una mezza parola, ma poi corregge il tiro. «Sì, una battuta seria...». E dice la sua: «Per me la notizia non è che non vendiamo più Casa Suardi, ma che Olmi ha dato la disponibilità a presiedere il Comitato per la candidatura di Bergamo a Capitale europea della Cultura. È questa la cosa importante...». Dal regista era partito l'appello al Comune a «salvaguardare» Palazzo Suardi che «rientra nell'immagine di Piazza Vecchia che i bergamaschi, quando vanno in giro per il mondo, portano con sé».
Appello raccolto Un appello che, a quanto pare, ha fatto breccia. «Non ero felice di venderlo. E poi di fronte a 4.000 firme che ti chiedono di non farlo, non si può essere indifferenti. A queste si è aggiunta la voce di Olmi...». L'ultima, in ordine di tempo, che ha convinto il primo cittadino al dietrofront. Una decisione, racconta, presa così d'impeto sullo slancio della richiesta del regista, Leone d'oro a Venezia nel 1988. «Ho deciso lì, al momento, quando me lo ha chiesto. Ma già la petizione, le oltre quattromila firme raccolte dai cittadini, mi avevano indotto a metterlo in fondo agli immobili da vendere, come ultima ipotesi...». Tanto è vero «che finora non l'ho fatto, non abbiamo mai portato la delibera in Consiglio comunale». In realtà qualche tentativo di piazzarlo c'era stato e Palafrizzoni ci sperava. «Avevamo sondato il terreno, la disponibilità con Ubi Banca, ma ci avevano risposto che quello non era il momento» chiosa il sindaco. Dopo più nulla. «Non l'abbiamo venduto e non lo faremo in questo mandato. Se ne occuperà chi verrà dopo».
«Ultima chance...» Tentorio butta lì la frase, ma la palla è stata lanciata a chi siederà tra poco più di un anno a Palazzo Frizzoni: «Abbiamo ancora 18 milioni di azioni A2A. E poi con il piazzale del Luna Park dovremmo incassare altri 7 milioni. Possiamo non aver bisogno di vendere Casa Suardi...». Del cambio di rotta ne ha parlato anche ieri in Giunta. Non tutti l'avrebbero presa benissimo. «Ci sono assessori convinti che in questo momento sia importante avere Olmi come presidente del Comitato e altri che sono preoccupati, perché sarà molto difficile far fronte a tutti gli impegni». E se Olmi dovesse dire di no all'ultimo? «Mi riterrò libero...». Tentorio scherza, cerca di sdrammatizzare. Ma il futuro appare segnato. «Casa Suardi? Era e sarà l'ultima chance se proprio non riusciremo a stare nei conti». Parola di sindaco.
Vanessa Santinelli
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