Il caffè? In Brebemi non è servito
Per ora deserte le gare per i ristori

Chi viaggerà sull'autostrada Brebemi potrà fermarsi in un'area di servizio a bere un caffè, mangiare un panino o fare rifornimento? La risposta potrebbe sembrare scontata. Ma non è detto che sarà così.

Chi viaggerà sull'autostrada Brebemi potrà fermarsi in un'area di servizio a bere un caffè, mangiare un panino o fare rifornimento? La risposta potrebbe sembrare scontata. Soprattutto perché il progetto dell'autostrada prevede espressamente la costruzione, sui suoi 62,1 km di tracciato, di ben quattro aree di servizio: due a Caravaggio, denominate Caravaggio Nord e Caravaggio Sud (perché si trovano su i due lati dell'autostrada); due a Chiari denominate Chiari Nord e Chiari Sud, nel Bresciano.

Un dubbio, però, al momento c'è, per un fatto che è stato accolto con un po' di sorpresa: le quattro gare europee indette da Brebemi per individuare i subconcessionari a cui affidare per le due aree di Caravaggio il «servizio di bar-ristorazione e vendita di alimentari» - cosiddetto «food» -, come si legge sul bando, e il «servizio di distribuzione di prodotti carbolubrificanti» - detto «oil» -, non hanno riscosso grande successo. Anzi: per tre delle quattro gare per Caravaggio, infatti, non è pervenuta alcuna offerta. La quarta, quella per il servizio «food» di Caravaggio Sud, ne ha ricevuto sola una, di cui però al momento non si conoscono i contenuti.

Ora Brebemi sta aspettando da Cal (Concessioni autostrade lombarde), la società da cui ha avuto la concessione a realizzare e gestire l'autostrada, l'autorizzazione a indire tre nuove gare per l'affidamento dei servizi. Il fatto che in prima battuta siano andate deserte ha suscitato un po' di sorpresa: ci si aspettava, infatti, che per accaparrarsi la possibilità di realizzare aree di servizio su una autostrada percorsa da un traffico giornaliero calcolato in 40 mila veicoli (con punte, a pieno di regime, di 60 mila), i principali operatori del settore della ristorazione sulle autostrade e della distribuzione di carburanti avrebbero sgomitato. Invece, non è andata così.

Secondo il direttore della società, Duilio Allegrini, la causa è da attribuire alla difficile situazione economica del Paese e non al poco interesse. «Numerosi operatori si sono fatti avanti – spiega –, soprattutto per quanto riguarda il servizio di distribuzione di prodotti oil. Si sono però dichiarati disponibili a presentare offerte solo più avanti. Nel periodo in cui sono rimaste aperte le gare (luglio-settembre 2012, ndr) non c'erano per loro le condizioni economiche favorevoli per farlo».

Ma c'è il rischio che, quando si viaggerà sulla Brebemi, non ci si possa fermare a bere un caffè, mangiare un panino oppure fare rifornimento? Escluso, secondo Allegrini: «Abbiamo ancora più di un anno prima dell'entrata in esercizio dell'autostrada. Entro quel termine saranno individuati operatori privati per l'assegnazione di tutti i servizi previsti nelle aree di servizio». È probabile che, proprio per invogliare la presentazione di offerte, nelle prossime gare verranno previste condizioni più vantaggiose per i subconcessionari. Maggiori dettagli al riguardo però si avranno solo quando Cal (di cui proprio ieri era prevista la riunione del consiglio di amministrazione) avrà dato il via alla pubblicazione dei nuovi bandi di gara per le aree di servizio di Caravaggio. Dopodiché toccherà anche a quelle di Chiari.

Tutte quante avranno le stesse peculiarità: la più curiosa è che nelle zone di ristoro dovranno essere previsti degli spazi con vetrine espositive o dispositivi audiovideo per la promozione delle ricchezze naturalistiche, storiche e architettoniche del territorio. E poi anche spazi per l'esposizione e vendita di prodotti alimentari tipici locali.

Patrik Pozzi

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